Il Carso dinarico escluso dal patrimonio Unesco

Bocciatura dovuta all’incapacità degli Stati coinvolti di dare vita a un progetto. L’area si estende dall’altipiano triestino fino agli arcipelaghi della Grecia
I laghi di Plitvice
I laghi di Plitvice

FIUME. Un brutto colpo a tutti coloro che hanno a cuore il Carso dinarico, la più vasta regione carsica d’Europa. L’Unesco ha deciso infatti di ritirarsi dal progetto comune di inserimento delle Alpi Dinariche nella Lista del patrimonio mondiale. La notizia è stata diffusa dall’organizzazione dell’Onu per l’Educazione, la Scienza e la Cultura e confermata da Siniša Šešum, rappresentante dell’Unesco per i Paesi dell’ Europa sudorientale con sede a Sarajevo. Šešum ha fatto presente che i Paesi partecipanti al su esposto progetto non hanno manifestato il giusto interesse nei suoi riguardi, né dato vita a programma di tutela di questa regione carsica che, iniziando dalla slovena Postumia, si allunga con il nome di Carso dinarico, oltre l'Istria e la costa dalmata, fino alle isole greche.

L’area è nota con varie denominazioni locali che indicano comunque solo frazioni di questo insieme. Si conosce ad esempio il Carso istriano, il Carso dalmata in Dalmazia (o della Liburnia), il Carso bosniaco, i Monti del Vento (Vjetrena brda) nel Montenegro, il Ku›aj in Serbia, le montagne dell'Albania e la regione ellenica del Peloponneso. La decisione dell’Unesco ha spiazzato le autorità croate, in primo luogo l’accademico Radoslav Tomi„, presidente della commissione statale per l’Unesco e dettosi sorpreso dal ritiro. Da quanto si è venuti a sapere, nei giorni scorsi i Paesi interessati hanno ricevuto la lettera di Kishore Rao, direttore del Centro del Patrimonio mondiale Unesco, in cui si conferma che l’organizzazione ha deciso di agire in tal mondo per l’inerzia dimostrata dagli Stati in questione, tra cui la Croazia, i quali per anni non sono riusciti a raggiungere un minimo di consenso concernente la collaborazione congiunta.

Šešum ha rilevato che l’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) continuerà ad offrire il proprio supporto al progetto teso alla valorizzazione e tutela del Carso dinarico, Infatti è da almeno dieci anni che la Iucn stimola i Paesi compresi nell’area del Carso dinarico ad intraprendere le attività necessarie a inserire questa preziosissima area carsica nella Lista del patrimonio mondiale dell’umanità. Il territorio compreso tra Trieste e il lago di Scutari è considerato a ragione il più ricco per la geo e biodiversità carsica. Annovera tre beni che sono già presenti nella lista dell’Unesco e cioè le grotte di San Canziano in Slovenia, i laghi di Plitvice in Croazia e il massiccio del Durmitor in Montenegro. Secondo la Iucn, l’intento è di inglobare tutta questa regione nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità. Ora però tutto si complica.

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