Il centrodestra attacca l’amministrazione

Savino: «Disattesi gli appelli». Giorgi: «Sinistra colpevole». Ma i “social” rivendicano l’autonomia
Lasorte Trieste 31/01/16 - Manifestazione per la Salute contro la Ferriera
Lasorte Trieste 31/01/16 - Manifestazione per la Salute contro la Ferriera

«Un segnale molto forte, che non può essere sottovalutato». La parlamentare di Forza Italia Sandra Savino, all’indomani della manifestazione che ha portato in piazza 4mila persone, plaude agli organizzatori, «capaci di chiedere il rispetto delle norme a tutela della salute, senza ricercare l’appoggio di alcun padrino politico».

Il Comitato 5 dicembre, promotore del corteo di domenica scorsa, non ha distinto fra semplici cittadini e militanti politici, fino a quando questi ultimi non hanno provato a mettere il proprio sigillo sulla mobilitazione. Ne sa qualcosa l’indipendentista Giorgio Marchesich, fatto scendere dal palco al primo accenno di comizio.

La maggior parte dei politici presenti in piazza Unità, quindi, si sono guardati bene dall’avvicinarsi al microfono: troppo alto il rischio di annegare in un mare di fischi.

«La politica - fa sapere la deputata triestina attraverso un comunicato - deve saper ascoltare. Se siamo arrivati a una manifestazione simile significa che negli ultimi anni qualcuno ha preferito non incontrare le persone e non tenere in considerazione i continui appelli fatti dalla cittadinanza».

Un riferimento nemmeno troppo velato al sindaco Roberto Cosolini, quello fatto dalla Savino, la cui colpa sarebbe quella di scadere nella «propaganda elettorale».

«Bisogna avere il coraggio di metterci la faccia - continua la forzista - ma non solo sui giornali. Bisogna avere il coraggio di andare a vedere i balconi di Servola e di non limitarsi a leggere i numeri delle centraline e ad amministrare dentro i palazzi».

Anche il capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, Lorenzo Giorgi, si unisce alla schiera di coloro che cantano vittoria «per un 31 gennaio che così non si poteva immaginare, in una città come la nostra a volte troppo sonnolenta e dormiente». «Il Popolo della Libertà era a fianco dei triestini - puntualizza - a differenza della sinistra che è rimasta colpevolmente a casa e che ha perso un’occasione per schierarsi dalla parte dei cittadini». Un giudizio tranchant, quello di Giorgi, che guarda alla Ferriera di Servola come «allo stabilimento della morte».

Ma la piazza virtuale, quella che si riunisce sui social network, anche lontano dal corteo non rinuncia a svincolarsi da certe esternazioni dei politici. «Rinnovo i miei complimenti per la manifestazione e per come siete riusciti a tenere fuori dal corteo la politica - scrive Michele Giacchese sulla pagina Facebook del gruppo “Nimdvm” -. Peccato che le strumentalizzazioni siano continuate il giorno dopo, tra l’altro ad opera di uno dei consiglieri (il riferimento è alle parole di Giorgi, ndr) che per anni ha tenuto aperta la Ferriera senza far nulla. Spero riuscirete a disarmare questi ipocriti e ad andare avanti per la vostra strada».

(lu.sa.)

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