Il cinema non conosce crisi Giro di affari da 1,1 milioni

Un’affluenza di 4950 abbonati e 170.879 biglietti nel corso del 2015 che ha superato l’anno d’oro del 2011. Il direttore Longo: «Un trend confermato in questi primi mesi»
Di Tiziana Carpinelli
Bumbaca Gorizia 17/12/2008 Festa per Nereo Battello - Foto di Roberto Coco
Bumbaca Gorizia 17/12/2008 Festa per Nereo Battello - Foto di Roberto Coco

Le luci che sfocano, il brusìo che scema, lo schermo che s’incendia. E poi il plot che decolla, mentre le prime mandibole iniziano a sgranocchiare manciate di popcorn tiepido. Il rituale è sempre lo stesso, ma non per questo meno caro ai monfalconesi, che calandosi nell’atmosfera magica della sala cinematografica, dimostrano un’affezione per la Decima musa ineguagliabile. Non a caso i biglietti qui fatturati sono il triplo rispetto a Gorizia. Merito senza dubbio di un bacino ampio, che abbraccia la Bassa con Cervignano e Grado e strizza l’occhio al Duinese, fatto sta che l’austerity non sfiora il Kinemax di via Grado. E a chi non bastasse come prova il parcheggio esterno sempre foderato di macchine, ci sono i numeri a comprovarlo, con un’affluenza annua che nel 2015 si è tarata sui 170.879 biglietti staccati, per un giro d’affari lordo di un milione e centomila euro circa, che per il 40% scivola nelle tasche dei distributori. Nei giorni di festività arrivano a lavorarci dalle 8 alle 10 persone, perlopiù contrattualizzate a tempo indeterminato.

A tirare le somme del multisala monfalconese Giuseppe Longo, direttore della società Transmedia: «La presenza della Fice-Federazione italiana cinema d’essai e l’attenzione alle scelte di qualità di tutta la programmazione hanno evidentemente premiato la struttura e fidelizzato una gran quantità di pubblico: già alla chiusura di febbraio, Kinemax conta 1.247 abbonamenti, contro i 3.800 annui del 2014 e i 4.950 del 2015». Per esiti conseguiti le sale di via Grado «tengono l’andamento nazionale, vale a dire nelle statistiche sui trend del cinema la struttura viene consultata: tra i dati diffusi, insomma, vi sono anche quelli del nostro cinema».

L’anno d’oro, per la settimana arte, è stato indubbiamente il 2011, ritenuto il «più storicamente florido». Ebbene i bilanci della stagione passata confermano una positiva tenuta, se non addirittura una significativa impennata, rispetto all’ultimo biennio di decrescita. «Se cinque anni fa i primi due mesi contavano 47.208 presenze, la flessione degli anni successivi con 36.886 nel 2013 e 37.014 nel 2014 si è riequilibrata già nel 2015 con 46.891 biglietti staccati nei primi due mesi - ancora Longo -. Trend confermato poi anche dall’affluenza annua che in un 2011 di grande sviluppo contava 164.392 presenze, nel 2014 ne annoverava 156.015 e nel 2015 ben 170.879». Insomma, quella trascorsa è stata una stagione da incorniciare, con un 3,8% di spettatori in più rispetto al fiorente 2011.

«A mobilitare le masse, al Kinemax di Monfalcone, sono soprattutto i film per la famiglia e il cinema d’essai - spiega il direttore di Transmedia -. Alla vigilia di una nuova programmazione d’autore e nel pieno delle sempre affollatissime serate dedicate ai contenuti speciali, cioè opera e arte, il Kinemax è soddisfatto di rappresentare a tutti gli effetti uno dei principali poli di aggregazione, di intrattenimento e di cultura del territorio. Perché offre prima di tutto proposte di qualità e servizi misurati sulle esigenze del proprio pubblico». Quindi se in città i bar chiudono, almeno i cinema prosperano.

Le “lacune” rispetto a talune pellicole d’autore che già hanno girato parecchio nei circuiti isontini, vedi “Dio esiste e vive a Bruxelles” e “Il figlio di Saul”, verranno presto colmate con la rassegna che il multisala dedica alle pellicole per un pubblico più raffinato ed esigente. Ma quali sono stati i film che hanno calamitato orde di spettatori? «I cartoni come “Inside/out” e “I Minions” sono andati nel 2015 benissimo - replica Longo -, ma anche film come “007-Spectra” oppure “Il ponte delle spie”, addirittura in programmazione dal 16 dicembre fino all’Epifania, hanno sbancato. Buoni risultati pure per il settimo capitolo della saga “Fast and furious”, “La famiglia Beliér”, “Suite francese” e “Turner”».

I monfalconesi che amano trascorrere un paio d’ore davanti al grande schermo saranno contenti di apprendere che Transmedia, in coincidenza con il quindicesimo anniversario di attività del Kinemax in città, intende effettuare dei piccoli investimenti: «Pensiamo di cambiare le poltroncine vetuste di due sale, mentre quelle nelle altre sono nuove». Il 2016 sarà un anno di celebrazioni, per Longo: il 5 ottobre appunto le prime quindici candeline per il Kinemax di Monfalcone, poi ancora il ventennale del restauro del cinema Vittoria a Gorizia e i 5 lustri di esercizio della società Transmedia. Chissà che anche il 2016 non regali nuovi record.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo