Il Comune di Gorizia introduce il “divorzio semplificato”

D'ora in poi in Municipio non ci si potrà solamente sposare, ma, se si vorrà, anche separare o divorziare. È la novità – illustrata ieri mattina in Comune dal sindaco Romoli e dall'assessore ai...

D'ora in poi in Municipio non ci si potrà solamente sposare, ma, se si vorrà, anche separare o divorziare. È la novità – illustrata ieri mattina in Comune dal sindaco Romoli e dall'assessore ai Servizi demografici Vascotto – del divorzio semplificato appena introdotto dal Governo, che non bisogna confondere con il cosiddetto “divorzio breve” che alla fine non ha è stato inserito nella legge come in un primo momento si pensava.

I termini per ottenere il divorzio, dunque, non cambiano (rimangono i canonici tre anni), ma il percorso burocratico per arrivarci, quello si, diventa molto più snello e soprattutto economico. «Così ora in Comune si potrà anche chiedere la separazione o il divorzio, e non sole celebrare le nozze – spiega il sindaco Ettore Romoli -. E questo porta essenzialmente a due vantaggi: i coniugi non avranno più bisogno degli avvocati e risparmieranno un bel po' di soldi, e allo stesso tempo i tribunali verranno sgravati di tutta una serie di procedimenti». Prima della modifica alla legge, infatti, chi desiderava separarsi o divorziare doveva passare davanti al giudice (che era chiamato anche a tentare un ultimo ricongiungimento), munirsi di avvocati e seguire una trafila piuttosto complessa e dispendiosa. Ora, invece, il tutto potrà essere espletato davanti al funzionario di stato civile, negli stessi uffici comunali nei quali ci si reca, per fare un esempio, per registrare una nascita o fare un documento. Sarà sufficiente compilare un modulo e tornare a firmarlo 30 giorni dopo, confermando così anche in un secondo momento la propria decisione. Tre sono i requisiti da soddisfare per i due coniugi che hanno deciso di comune accordo di separare le proprie strade: non devono avere figli minorenni, portatori di handicap o minori di 26 anni, ma non in grado di sostenersi economicamente. Va anche specificato che la nuova procedura non risolve problemi di carattere patrimoniale all'interno della coppia. Una volta ottenuta la separazione, chi lo vorrà, dopo tre anni potrà tornare nello stesso ufficio e fare anche richiesta per il divorzio. Il tutto, per separazione o divorzio, pagando in Comune appena 16 euro, cifra irrisoria rispetto ai costi solitamente sostenuti per questo tipo di pratiche, attraverso le vie legali.

Marco Bisiach

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