Il Comune ha dedicato l’annuale borsa di studio a Giulio Regeni

BAGNARIA ARSA. «Era la cosa giusta da fare»: l’amministrazione comunale di Bagnaria Arsa commenta così la decisione di intitolare a Giulio Regeni l’annuale borsa di studio assegnata a studenti...

BAGNARIA ARSA. «Era la cosa giusta da fare»: l’amministrazione comunale di Bagnaria Arsa commenta così la decisione di intitolare a Giulio Regeni l’annuale borsa di studio assegnata a studenti meritevoli. Sul balcone del Municipio di Sevegliano lo striscione giallo che chiede Verità per Giulio è posto accanto alle bandiere italiana ed europea. In quest’edificio, ieri, nella sala consiliare, si è svolta la cerimonia di consegna della borsa di studio, alla significativa presenza dei genitori di Giulio, Paola e Claudio Regeni. Che hanno ripercorso gli studi del giovane barbaramente ucciso in Egitto un anno fa, i suoi stage all’estero, le sue esperienze lavorative. Hanno evidenziato la distanza che corre tra il sostegno agli studi garantito nel resto d’Europa e quello attuato nel nostro paese, citando le parole del presidente Mattarella, per il quale la scelta di studiare o di lavorare all’estero non deve essere una scelta obbligata dalla mancanza di opportunità in Italia. «Giulio - hanno concluso - portava con sé tutti i tratti distintivi della nostra gente, e ne era orgoglioso. Nello stesso tempo, da “nativo democratico”, era una persona aperta e sempre propensa al dialogo, alla tolleranza, alla convivenza pacifica: insomma, un cittadino del mondo». Da qui un ringraziamento alla comunità di Bagnaria Arsa per l’iniziativa che mantiene alta l’attenzione su Giulio.

La borsa di studio è stata assegnata ad Aurora Decorte, studentessa al primo anno in Conservazione dei Beni Culturali. Il sindaco Cristiano Tiussi ha espresso l’emozione di tutta la comunità per la presenza alla cerimonia di consegna dei genitori di Giulio. La sua riflessione si è soffermata in particolare sull’aspetto della ricerca. «Il dottorato - ha detto infatti - è un’esperienza unica nella vita di uno studioso, che raggiunge i vertici di un vero e proprio stato di grazia quando si raccolgono i risultati e la ricerca giunge al termine. Ebbene, la vita di Giulio, è stata spezzata proprio in quel momento, e in modo atroce. Ma la ricerca è progresso, è sete inesauribile di conoscenza, è volontà di contribuire a migliorare il mondo. E non è possibile fermarla». (m.d.m.)

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