Il declino senza fine dell’ex ospizio serbo sull’isola di Selve

ZARA. I diportisti di Trieste e dintorni, navigando lungo la costa occidentale dell’isola dalmata di Selve (Silba), riconoscono facilmente quel grande edificio di colore giallo pallido, fatiscente,...

ZARA. I diportisti di Trieste e dintorni, navigando lungo la costa occidentale dell’isola dalmata di Selve (Silba), riconoscono facilmente quel grande edificio di colore giallo pallido, fatiscente, semidistrutto o quasi. Situata nella baia di Zali„, a pochi metri dal mare, l’ex casa di riposo serba Ba›ka–Apatin è andata incontro negli ultimi 22 anni ad una serie di furti e demolizioni attuati dalla gente del posto, entrata in azione allo scoppio del conflitto croato–serbo nel 1991, quando i responsabili della struttura se ne dovettero andare per evitare guai. Le installazioni elettriche, gli infissi in legno, le suppellettili e tante cose ancora sono sparite nei primi anni 90, con scritte di nazionalisti croati ad imbrattare un edificio che per decenni aveva ospitato generazioni di scolari serbi durante le vacanze estive. A ciò aggiungiamo l’usura del tempo. Il problema di questo immobile è stato riattualizzato dalla deputata parlamentare Mirela Holy (Partito socialdemocratico), che ha chiesto al governo se l’edificio possa integrarsi in un futuro centro sportivo. Le è stato risposto che l’edificio centrale e altre sei costruzioni adiacenti – il tutto situato in un lotto di 8500 metri quadrati – sono stati sottoposti per cinque volte a vendita pubblica ma senza successo. Le aste si sono tenute fino al 2001, mentre nel 2004 il governo di Zagabria ha deciso che l’ex casa di riposo di Selve e i numerosi impianti ricettivi serbi dislocati lungo le coste croate non possono più essere venduti perché va firmato l’accordo per la soluzione delle questioni giuridico–patrimoniali tra Serbia e Croazia. Attualmente questo tipi di immobili possono essere dati solo in locazione e tramite concorso pubblico. Considerato che in questo momento non è noto quando l’intesa bilaterale sarà firmata, la situazione relativa al complesso di Selve è destinata a peggiorare ulteriormente. Dall’altra parte dell’ isola, nella baia di Sotorisce, sorgerà invece un piccolo centro olimpico, il cui nucleo esiste già e si tratta dell’ostello giovanile Mirta e del vicino campeggio, situati in una pineta. L’intento del Comitato olimpico croato è di farne una struttura che ospiterà giovani atleti durante tutto l’anno. Per arrivare alla sua realizzazione, il progetto è stato candidato all’ottenimento di mezzi dell’Unione europea. (a.m.)

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