Il Festival della canzone dialettale del Fvg parla friulano ma con una voce goriziana

Vince Laura Bisiach con “E tu”. Secondo posto per il gradese Simone Zentilin. Terza piazza ai giovani bisiachi Diman

GRADO

Porta il titolo di una famosa e splendida canzone del 1974 di Claudio Baglioni, il brano vincitore della quindicesima edizione del Festival della canzone dialettale del Friuli Venezia Giulia. Il riferimento è alla canzone “E tu”, uno dei tre brani friulani in gara. Se quella di Baglioni sarebbe stata, tra l’altro, meglio ambientata a Grado (“accoccolati ad ascoltare il mare…”), quella friulana, sottotitolata “Tu mi conosci da sempre”, che ha vinto il Festival svoltosi a causa della pioggia al Palazzo regionale dei Congressi, non è invece ambientata in alcun luogo particolare ma rappresenta uno struggente canto d’amore di una persona svanita (“forse sarà perché so che ci sei”). A significare che l’orologio della sua vita e la sua stessa vita dipendono esclusivamente dalla persona amata.

La canzone vincitrice è stata scritta e musicata dai friulani Franco Giordani e Giulia Daici ed è stata magistralmente interpretata dalla goriziana Laura Bisiach, che ha ritirato il Premio Città di Grado dalle mani del sindaco Dario Raugna. “E tu” ha ottenuto 321 voti.

Al secondo posto con 290 voti si è classificata la canzone del Festival della Canzone Gradese, “L’Aquilon” di Simone Zentilin e Monica Maran cantata altrettanto splendidamente da Zentilin. Infine terza piazza per “Des cantemo noi” di Caterina Biasiol e Massimiliano Natali, che ha rappresentato il Cantafestival della Bisiacaria con 276 voti e che è stata interpretata dai giovanissimi “Diman”. Tre brani che, unitamente ad altri due gradesi andati molto vicini al podio e alla canzone triestina che ha ottenuto il premio della critica, sono stati indubbiamente superiori alle altre canzoni in gara.

I voti conseguiti sono la somma fra quelli espressi dal pubblico in sala e quelli di una commissione di esperti. Questi ultimi hanno individuato inoltre come meritevole del Premio della critica “Da Domani” di Maxino cantata da Giuly e Joy che, come detto, ha rappresentato il Festival della canzone triestina e che in gara ha ottenuto complessivamente 240 voti. I risultati hanno per combinazione premiato quattro delle cinque località e aree regionali (unica esclusa è rimasta Muggia).

Il Premio della critica è stato consegnato dall’assessore comunale gradese Sara Polo, mentre per le altre è intervenuto anche il collega di giunta Fabio Fabris. Dunque, ancora un successo – circa 600 persone, nonostante il tempaccio dell’altra sera che ha tenuto a casa soprattutto chi doveva arrivare da varie località della regione –, per questa manifestazione che catalizza l’attenzione di tutto il Friuli Venezia Giulia, in quanto rappresenta le varie realtà canore con i rispettivi dialetti della regione. Un evento che fa parte del pacchetto di offerte turistiche proposte durante l’estate dal Comune, con il supporto economico determinante della Regione.

La produzione, realizzazione e regia del Festival sono di Roberto Montanari mentre il coordinamento artistico è di Dario Zampa, Fulvio Marion e Leonardo Tognon. L’organizzazione generale è di Assoeventi. La serata è stata allietata dal Gruppo Costumi Tradizionali Bisiachi e dall’esibizione dell’applaudito cantautore isontino Manuel Dominko che ha presentato in anteprima anche il suo ultimo brano “Gelso, tiglio e mare” che sta per uscire a livello nazionale con un’importante casa discografica. Un brano che è stato accompagnato anche dalla proiezione di un video girato in alcuni luoghi di Grado tra le quali la spiaggia. —



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