Il figlio di Franzil che rinnega l’Italia e fa l’indipendentista

«Dal 1947 dopo la dichiarazione dell'Onu sui diritti dell’uomo i cittadini di Trieste Territorio Libero zona A devono essere difesi dai soprusi degli amministratori. Il regime di Porto Franco esteso a tutta la Provincia di Trieste». Ad affermarlo è Giovanni Franzil è uno degli otto figli del primo sindaco friulano di Trieste italiana (il secondo è Roberto Dipiazza) Mario Franzil scomparso il 2 luglio 1973 (sindaco per la Dc dal 1958 al 1967 e poi presidente del Porto). Giovanni Franzil, laureato in Architettura a Venezia con Carlo Scarpa, è un insegnante artista e candidato al Consiglio comunale e alla circoscrizioni per il Fronte per l’Indipendenza di Giorgio Marchesich.
Com’è successo che il figlio di un sindaco storico di Trieste è diventato indipendentista?
Il Trattato di Pace non è mai stato rispettato. Il provvedimento della Regione Fvg dell’eliminazione della Provincia di Trieste e della costituzione delle Uti non è valido è va denunciato all'Onu.
La sua candidatura?
Non è la prima volta. Siccome Renzi ha detto che bisogna metterci la faccia, ci mettiamo la faccia.
Ma Trieste è Italia?
A mio giudizio Trieste è un territorio amministrato dall’Italia. Che sia Italia o non Italia non è importante. La cosa importante è che è amministrato male.
Ma ha fatto il militare?
Sì l’ho fatto. Non avrei dovuto fare il militare visto che sono nato nel 1945 sotto occupazione militare. Non vengo considerato come volontario.
Con il Tlt non sono a rischio le pensioni italiani?
No. Anzi. Noi chiediamo il pagamento delle pensioni al lordo senza ritenute Irpef per tutti i triestini residenti nella zona A del Tlt.
Lei è comunque il figlio di uno sindaci della Trieste italiana...
Mio padre ha lottato non poco per questa città. Per Trieste è morto sul lavoro. E stato stroncato da un infarto a 63 anni quando era presidente del Porto. Non è questa la Trieste per cui lui ha lottato. Trieste è stata tradita dall’Italia. È stata emarginata.
Come valuta l’amministrazione attuale.
Ridicola. È inutile andare a parlare con il sindaco di Vienna. Non abbiamo neanche un treno che collega Trieste alla capitale austriaca. A Sesana ci sono quattro treni che vanno a Vienna. (fa.do.)
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