Il film “leghista” incassa 150mila euro

TRIESTE. Dopo settimane di veleni attorno al film su Eluana Englaro, che hanno comportato lo svuotamento delle competenze finora in capo a Film Commission, spunta un altro giallo sui finanziamenti alla cinematografia. La scorsa notte, durante il voto sull’assestamento di bilancio, la Regione ha deciso di stanziare 150 mila euro per sostenere la pellicola “September Eleven 1683” che narra le gesta di Marco d’Aviano. Una figura storica che, per i leghisti friulani e isontini, rappresenta una sorta di simbolo della difesa dei valori cristiani in chiave anti-Islam. Lo stesso regista Renzo Martinelli, già autore di “Barbarossa”, è ritenuto uno degli intellettuali di riferimento del partito.
La Lega, tuttavia, addebita al presidente Tondo ogni responsabilità: «La proposta è sua» – dice il capogruppo Danilo Narduzzi. La somma è stata inserita in un maxiemendamento riservato ai finanziamenti “puntuali” avanzati da Pdl, Lega, Udc e Roberto Asquini del Gruppo Misto. Nella norma si precisa che «l’amministrazione è autorizzata a erogare alla Martinelli Film Company International un contributo straordinario per la realizzazione e distribuzione e che – si legge ancora nel testo – sono ammesse anche le spese sostenute prima della presentazione della domanda».
Il film di Martinelli non ha nulla a che vedere con le opere già beneficiarie quest’anno dei 330mila euro stanziati dalla Regione. Fondi che l’assessore alle Attività produttive Federica Seganti aveva tolto dal bilancio per dare attuazione a un ordine del giorno proposto a dicembre dall’Udc con l’intento di ostacolare i contributi alla pellicola ispirata a Eluana. E che sono però stati ripristinati l’altra notte grazie a un accordo tra maggioranza e opposizione, dopo che nella scorsa seduta il centrosinistra aveva votato per errore contro il comma che consentiva la tutela dei processi già avviati per l’erogazione dei finanziamenti. L’intesa, che si è poi materializzata in emendamento del Pdl sostenuto dall’opposizione, mette al sicuro l’esistente (compresi i 150 mila euro per la pellicola di Bellocchio) spostando a gennaio 2013 il passaggio a Turismo Fvg delle mansioni gestite da Film Commission. Una mossa a cui si sono opposti Udc, parte del Gruppo Misto, della Lega e Cacitti (Pdl).
Ora, con la sovvenzione all’opera su d’Aviano , si apre una nuova puntata sulla vicenda. L’opera è stata girata tra la Romania e l’Italia, non in Friuli Venezia Giulia, come fa notare il centrosinistra. Inoltre nel 2009 e nel 2010, a più riprese, l’allora presidente del Consiglio regionale Edouard Ballaman (ex leghista), aveva manifestato l’intenzione di concedere i fondi. Il Pd, con l’intervento di Franco Brussa, ha accusato in aula il Carroccio di aver stanziato i 150 mila euro a Martinelli «senza alcun criterio» e «senza un effettivo ritorno o indotto» per il territorio, mentre la Lega con Federico Razzini ha difeso la scelta dal punto di vista culturale. Una linea fatta propria anche dal capogruppo Danilo Narduzzi: «Basta dividerci sui film, è una pazzia continuare su questa strada. E comunque – fa sapere – quel finanziamento l’ha proposto Tondo, è una posta sua». Piero Colussi (Cittadini), giudica «di pessimo gusto e di dubbia legittimità l’assegnazione di un contributo dello stesso importo che si è cercato di negare al film di Bellocchio. Nulla da dire se la Martinelli Film Company International avesse richiesto il contributo attraverso i normali canali legislativi, come devono fare tutte le produzioni che decidono di ambientare le loro pellicole in regione. Purtroppo – prosegue il consigliere – questo non è il caso del film sulla storia, peraltro straordinaria, di padre Marco d’Aviano, in quanto Martinelli, il film lo ha già girato in Romania». Esprime indignazione anche Paolo Menis (Pd). «Scopriamo oggi cosa prenderà il posto di Film Commission – osserva –, una gestione politica, fatta di finanziamenti erogati in maniera diretta senza alcuna valutazione tecnica o artistica».
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