Il Fondo per l’autonomia sfonda il tetto dei 2 milioni

Ripartite dall’Ambito le somme destinate al sostegno delle categorie più deboli Oltre la metà viene impiegata nell’assistenza familiare dei non autosufficienti
29/07/2016 Roma, presentazione dell'App NoBarriere, contro le barriere achitettoniche per disabili
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Poco più di 2 milioni di euro. Questa la corposa somma impegnata dal Servizio sociale dei Comuni dell’ambito territoriale “Collio – Alto Isonzo” per garantire, quest’anno, la continuità progettuale ai beneficiari del Fap, il Fondo per l’autonomia possibile e per l’assistenza a lungo termine.

Si tratta di uno strumento non solo utile, ma addirittura fondamentale e imprescindibile per quei cittadini che si trovano a fare i conti con una doppia difficoltà: da un lato quella fisica, motivata da problemi insorti all’improvviso o a causa dell’età, e dall’altro quella economica, che impedisce loro di affrontare autonomamente e con serenità la loro situazione.

Come stabilisce una convenzione tra tutti i Comuni isontini, la gestione della pratica spetta al Comune di Gorizia e i benefici non sono cumulabili tra loro.

Troviamo nel comparto finanziato dal Bilancio 2020 il Contributo per l’aiuto familiare (Caf), un aiuto economico per sostenere le situazioni in cui ci si avvale della collaborazione di addetti all’assistenza familiare per l’accudimento di persone in condizione di non autosufficienza, tenendo conto delle ore di lavoro settimanali svolte dall’addetto, dalla gravità della condizione e dalla fascia di Isee, fatta salva la quantificazione riservata specificatamente alle demenze.

C’è poi l’Assegno per l’autonomia (Apa), un intervento economico con l’obiettivo di rendere possibile e sostenibile l’accudimento a domicilio delle persone in condizione di grave non autosufficienza. L’entità dell’assegno è graduata in base al livello di gravità della patologia e all’Isee familiare, (anche qui demenze a parte).

Esiste poi il Safe, il Sostegno ad altre forme di emancipazione e di inserimento sociale, intervento che concorre a finanziare forme di sostegno a favore di persone in condizione di grave disabilità che, pur non autodeterminandosi, possono essere inserite in progetti finalizzati alla partecipazione sociale e all’emancipazione, anche parziale, dalla famiglia.

Un’altra forma di contributo è il sostegno alla vita indipendente (Svi), per persone con grave disabilità in grado di autodeterminarsi.

Nel dettaglio il Fap per il 2020 ammonta esattamente a 2.009.630,58 euro e impiega 146 mila euro per i progetti legati alla salute mentale. I progetti personalizzati che afferiscono a una delle quattro misure del Fondo vengono approvati una volta all’anno dall’Unità di Valutazione Multiprofessionale (Uvm). La prestazione viene concessa dal primo giorno del mese successivo alla disponibilità economica e secondo l’ordine delle liste d’attesa. Dato atto che il Fap viene concesso in continuità, fatte salve le specifiche disposizioni riguardanti i progetti sperimentali o la perdita dei requisiti, il Servizio sociale dei Comuni dell’Ambito ha così ripartito la somma: contributi per l’assistenza familiare 1.261.500,13 euro; assegno per l’autonomia possibile 234.615 euro; sostegno ad altre forme di emancipazione e di inserimento 87.948 euro; contributi per il sostegno alla vita indipendente 279.540,55 euro; contributi per i progetti sperimentali in favore di persone con problemi di salute mentale 146.026, 90 euro. —



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