Il gestore: «Non sapevamo come comportarci»

«È stata una situazione imbarazzante, non sapevamo come comportarci». Francesco Cozzolino, proprietario del Dancing Paradiso, conferma di non aver sospeso la musica dopo che Luca Boscarol è morto. Quella sera lui era presente, si trovava nella discoteca, ha parlato con i carabinieri e con gli amici di Luca. «Abbiamo fatto un minuto di silenzio – riferisce - e il dj ha dedicato a Luca, assiduo frequentatore del nostro locale, un ricordo».
Cozzolino dopo essere stato informato di quello che era successo pensava di sospendere la serata. «Ma i carabinieri mi hanno detto che bastava in segno di rispetto non tenere la musica troppo alta nel momento in cui arrivavano i parenti del giovane – racconta – e così abbiamo fatto».
Si è consultato con alcuni clienti, con la figlia e con il dj e la decisione è stata quella di procedere con la serata. «Dovevo tener conto anche di chi era venuto lì per ballare – spiega – non è stata una decisione facile da prendere».
Alcuni amici di Luca sono andati dal dj a chiedere di sospendere la musica almeno fino a quando il corpo del ragazzo non veniva portato via. «Si è vero – ammette Cozzolino – e il dj ha riferito quanto avevamo deciso. Se il fatto fosse successo al pomeriggio non ci sarebbero stati problemi e nessuno avrebbe avanzato alcuna richiesta».
«Appresa la notizia molti dei clienti che conoscevano Luca sono andati via - riferisce Arianna Starace, titolare dell’omonima scuola di ballo – io sono ancora confusa e dispiaciuta. Luca era un ragazzo meraviglioso, positivo, allegro, felice, sempre pronto ad prendere parte ad ogni nostra iniziativa. Lì al Paradiso lo conoscevano in molti». Anche la Starace la sera in cui Luca ha perso la vita era lì. «Anche io mi sono meravigliata per il fatto che non hanno sospeso la musica – ammette – ma non me la sentivo in quel momento di andare a chiedere di spegnerla. So che alcuni ragazzi l’hanno fatto e che non hanno ottenuto il risultato sperato. In quell’istante ho pensato che ognuno risponde della propria coscienza». (l.t.)
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