Il glicine dell’ex cinema Italia «È malato, bisogna curarlo»

L’opposizione consiliare chiede al Comune di valutare le condizioni della storica pianta e di sostenerne la chioma con una struttura adeguata 

Matteo Femia / CORMONS

«Il Comune incarichi un tecnico esperto in grado di stabilire quali siano le condizioni dello storico glicine di via Friuli». A chiederlo sono le opposizioni di Progetto per Cormons e Uniti per Cormons, che in questo modo intendono rappresentare le richieste di alcuni cormonesi preoccupati per lo stato di salute della pianta capace, da un centinaio di anni, di produrre meravigliosi fiori color viola durante il periodo primaverile nel cortile di fronte all’ex cinema Italia.

«Diversi cormonesi – sottolineano le due forze di minoranza consigliare – hanno notato che il glicine del cinema Italia non sembra trovarsi in un buonissimo stato di salute. Un cittadino lo aveva già segnalato un paio di anni fa al sindaco, ma non ci risulta che ci siano stati degli interventi in tal senso. Questa primavera la fioritura non è stata abbondante, i nuovi getti sono scarsi, un grosso ramo si è seccato e, soprattutto, c’è una profonda spaccatura nella parte sommitale del tronco. Inoltre la struttura di sostegno andrebbe rinforzata in modo da reggere meglio l’enorme peso della chioma».

Tuttavia PpC e UpC appoggiano un’iniziativa messa in atto recentemente dalla giunta Felcaro in merito alla pianta ornamentale di via Friuli. «Ci fa piacere sapere – aggiungono le due liste – che l’amministrazione voglia raccogliere la proposta di inserire il glicine tra gli alberi monumentali, ma la prima cosa da fare è incaricare un tecnico esperto che sia in grado di valutare il suo stato di salute ed eventualmente curarlo e potarlo in maniera consona, togliendo anche la necromassa in eccesso. Il glicine del cinema Italia è uno dei simboli di Cormons e sarebbe un enorme peccato se i danni alla pianta fossero irreparabili». L’amministrazione Felcaro comunque nelle scorse settimane si era già mossa interpellando gli uffici regionali per ottenere un parere sullo status quo del glicine stesso. Palazzo Locatelli è tuttora in attesa di risposte dalla Regione in merito. –

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