«Il locale Lanterna d’oro da affidare ai ristoratori»

«Perché non affidare la "Lanterna d'Oro" di Borgo Castello all'associazione dei ristoratori goriziani, in modo che vi possano organizzare serate, eventi e show cooking?». La proposta è del sindaco di...

«Perché non affidare la "Lanterna d'Oro" di Borgo Castello all'associazione dei ristoratori goriziani, in modo che vi possano organizzare serate, eventi e show cooking?». La proposta è del sindaco di Gorizia Ettore Romoli, ed è arrivata ieri a margine della conferenza stampa di bilancio della Festa della Rosa di Gorizia, che domenica ha ottenuto un successo notevolissimo (di presenze e di critica) proprio in Borgo Castello. Attualmente la "Lanterna d'Oro" rientra tra le proprietà passate all'Erpac, ma in tempi non facili come questo il rischio è che possa tornare ad essere lo splendido contenitore vuoto che il locale è stato per anni. «L'ideale sarebbe individuare un imprenditore che lo gestisca e valorizzi, ma non penso sia cosa facile di questi tempi - ha detto Romoli -. Ecco allora che la "Lanterna d'Oro" potrebbe tornare alla città assegnandola ai ristoratori, perché possa ospitare eventi come quello di domenica che ha riscosso un grandissimo successo».

Un successo testimoniato anche dai numeri, quelli diffusi proprio ieri in Municipio dall'assessore comunale Arianna Bellan: in circa quattro ore, tra il pomeriggio e la sera della domenica, alla Festa della Rosa di Gorizia hanno partecipato circa 800 persone, consumando oltre un centinaio di bottiglie dei grandi vini del territorio e "spazzolando" praticamente tutti i prodotti ed i piatti ispirati al radicchio invernale portati dai ristoratori di "Gorizia a Tavola". «E' stato molto bello vedere i ristoratori, i produttori vinicoli e quelli della Rosa di Gorizia lavorare tutti assieme in una giornata di festa - ha detto Arianna Bellan -, e un grazie va anche agli studenti del liceo classico e di quello scientifico che tra Borgo Castello ed Expomego hanno contribuito alla riuscita dell'evento partecipando ad un progetto di alternanza scuola-lavoro».

Assieme a Romoli e Bellan c'erano ieri anche il vicepresidente della Camera di Commercio Gianluca Madriz e le chef goriziane Michela Fabbro e Chiara Canzoneri, protagoniste dello show cooking di domenica pomeriggio, che hanno auspicato che operazioni simili a quelle fatte per la Rosa possano valorizzare anche altri prodotti tipici, come asparagi, erbe, rape o susine, "perché Gorizia può crescere anche grazie al turismo enogastronomico". E proprio per la crescita in tal senso di Gorizia si è detto "molto soddisfatto" il sindaco Romoli, che ha voluto ringraziare Arianna Bellan, Patrizia Artico e Roberto Cevenini. Ma la Festa della Rosa di Gorizia non sarebbe stata possibile senza la sinergia tra Comune, Regione, Ersa e Camera di Commercio, al di là dei colori e delle posizioni politiche. "Siamo reduci da un weekend di festa che dimostra come la collaborazione possa portare a grandi risultati - ha detto Gianluca Madriz facendo riferimento anche all'incremento di pubblico di Expomego e alla riuscita del Carnevale goriziano -. Il mio auspicio è che in futuro si possa anche sfruttare il Castello ed il suo borgo come spazi interattivi per promuovere le eccellenze del territorio, quelle enogastronomiche e non solo".

Marco Bisiach

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