Il maquillage della “Pecorini” affidato a una ditta di Medea
Matteo Femia
Il Comune di Gorizia continua il suo impegno sul fronte della manutenzione straordinaria degli edifici scolastici. Un intervento di tinteggiatura delle superfici interne della scuola primaria Pecorini di via Gramsci, per una spesa complessiva di 52.826 euro, è stato infatti affidato alla ditta Trevisani di Medea.
L’obiettivo è quello di garantire all’utenza una struttura «adeguata, moderna e dignitosa» sul fronte della sicurezza scolastica. Da tempo, infatti, la scuola primaria Pecorini necessitava una vera e propria opera di maquillage: in particolare dalla dirigenza scolastica sono pervenute al Comune diverse richieste riguardanti la pulizia delle murature della struttura di via Gramsci.
«L’intervento – sottolinea in una delibera il Comune di Gorizia – prevede la tinteggiatura per interni su tutto il plesso scolastico, mediante l’utilizzo di idropittura murale, formulata per garantire la salubrità degli ambienti, la facilità di applicazione, la durata e la resa estetica». L’intervento alla scuola Pecorini era inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2019-2021 e rientrava tra quelli urgenti: il budget a disposizione per questo tipo di riqualificazione era di 70 mila euro.
È stato, così, aperto un bando di gara che ha visto partecipanti tre ditte, tutte del Goriziano: a fornire l’offerta più bassa, e quindi a vincere l’appalto, è stata appunto l’impresa di Medea. Nel dettaglio l’offerta vincente ha manifestato una richiesta di 42.900 euro a cui si sono aggiunti 400 euro per oneri di sicurezza ed ulteriori 9.526 euro riguardanti l’Iva al 22% per una somma complessiva, appunto, di 52.826 euro.
La scuola primaria intitolata al generale Abelardo Pecorini si trova nel rione di Straccis a Gorizia. Fa parte di un ampio complesso di edifici scolastici in cui trovano spazio anche, la scuola dell’infanzia, la scuola primaria a tempo pieno e la palestra. L’intera struttura fu progettata nel 1953 dall’architetto triestino Roberto Costa Longeri: per il carattere innovativo e distante dalle tipologie del tempo il progetto fu pubblicato in molte riviste in Italia e all’estero e fu scelto per rappresentare la scuola italiana all’esposizione di edilizia scolastica di Rotterdam nel 1956. Il progetto attuava principi in cui l’ambiente scolastico deve essere strutturato in modo flessibile e aperto alle diverse esigenze didattiche: era insomma assolutamente avveniristico per l’epoca. La struttura si articola su un unico piano ed è caratterizzata dall’assenza di barriere architettoniche. Dispone, tra le varie opportunità, di un laboratorio multimediale con diverse postazioni, collegamento ad internet, due aule fornite di lavagna interattiva multimediale, una destinata alle attività espressive. —
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