Il ministro Speranza firma la nuova ordinanza: Friuli Venezia Giulia da lunedì in zona gialla

Sempre dall'11 gennaio passano invece in area arancione le regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia
Persona in fila davanti a un esercizio a Trieste. Foto di Andrea Lasorte
Persona in fila davanti a un esercizio a Trieste. Foto di Andrea Lasorte

TRIESTE Il Fvg in zona gialla. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di regia, firmerà in serata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 10 gennaio. Passano in area arancione le regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia. Lo annuncia il ministero attraverso un comunicato stampa.

«La prossima settimana dovremmo essere in zona gialla», aveva dichiarato nella tarda mattinata di oggi, venerdì 8 gennaio, il presidente Fvg, Massimiliano Fedriga, dopo aver visto la bozza del monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità, che ha fornito una media di 0,91 di Rt settimanale.

Cosa si può e non si può fare

Sarà possibile spostarsi liberamente all'interno della regione dalle 5 alle 22. Vietato invece raggiungere regioni diverse fino al 15 gennaio, fatti salvi comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.

Lunedì saranno aperti i negozi e riapriranno, fino alle 18, anche bar e ristoranti: l'asporto è consentito fino alle 22, mentre per la consegna a domicilio non sono previste restrizioni. I punti vendita dei centri commerciali saranno chiusi nei giorni festivi e prefestivi, ad esclusione, tra gli altri, di farmacie e parafarmacie, edicole e negozi di alimentari. Rimangono chiusi mostre e musei.

Fino al 31 gennaio, secondo l'ordinanza della Regione Fvg, è prevista la didattica a distanza al 100% per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Rimane in vigore fino al 15 gennaio anche l'ordinanza regionale "anti assembramento" che tra le altre cose stabilisce accessi scaglionati nei negozi, vieta le consumazioni al banco di bar e ristoranti dalle 11 alle 18 e introduce il limite di accesso a una persona per nucleo famigliare nei negozi della distribuzione alimentare.

Previste anche alcune raccomandazioni, ovvero riservare una fascia oraria preferibilmente agli over 65 per gli acquisti nei negozi di alimentari ed evitare di recarsi nell'abitazione di un nucleo familiare diverso dal proprio, se non per necessità o motivi di lavoro.

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