Il mondo del calcio piange “bisontino”, a 74 anni è morto il bomber Cristin

San giorgio di nogaro. Il mondo dello sport dice addio al Nordahl del Friuli. È mancato giovedì sera Ermanno Cristin, giocatore di Serie A che a lungo ha militato nella Sampdoria calcio dove i tifosi lo avevano soprannominato il “bisontino” della gradinata Sud. Ermanno, che aveva 74 anni, era da tempo malato e si trovava ricoverato da qualche settimana all’Hospice di Palmanova, dove è deceduto.
Nato a Villanova di San Giorgio di Nogaro, era cresciuto nelle fila della Sangiorgina calcio. A soli 18 anni, era il 1963, approda in serie A, nella Sampdoria nel ruolo di attaccante e punta centrale sotto la presidente di Lolli Ghetti. Dopo una breve parentesi con il Monza, ritorna alla Samp dove rimane fino al 1972 facendo segnare 180 presenze segnando 34 reti di cui 9 nella sola stagione 1970-1971 contribuendo non poco alla salvezza. Il soprannome “bisontino” gli venne assegnato per la sua forza e il suo coraggio, ma anche per la sua combattività e il suo istinto per il gol che lo avevano reso il giocatore più amato dalla tifoseria. Nei bar di Genova frequentati dalla tifoseria blucerchiata, capeggiavano le sue gigantografie. «Un fuoriclasse», così lo definivano i giornali di allora che lo consideravano il Nordahl friulano. Dopo una breve parentesi al Mantova in Serie B (30 presenze e 4 reti) nel 1972-1973 dove segna, ritorna nella Sampdoria agli ordini di Guido Vincenzi ed è l’ultimo campionato con i blucerchiati. Va quindi a giocare nel Livorno, e poi con l’Acireale e dal 1976 al 1979 in Serie D con l’Entella Chiavari. In carriera ha totalizzato complessivamente 156 presenze e 34 reti in Serie A e 86 presenze e 19 reti in Serie B.
Appese le scarpe al chiodo, Cristin diventò allenatore nelle giovanili del Rapallo, dove militava il fratello. Dopo aver collezionato qualche altra esperienza tornò nel suo indimenticato Friuli, lasciando però il cuore a Genova, dove ha allenato i giovani della Sangiorgina calcio per qualche tempo. Come ricorda il presidente della Società Massimiliano Bogoni, che come Ermanno è originario della frazione di Villanova, «ho perso un amico umile e un po’ sfortunato, una persona a modo. Con lui perdiamo quei pezzi che alla Sangiorgina hanno dato dei valori e l’hanno fatta conoscere ovunque nel mondo del calcio nazionale». La Società ha annunciato, infatti, la sua presenza ai funerali con dirigenti e stendardo.
Ritornato in Friuli, dopo un periodo a San Giorgio, si trasferisce con la compagna Marina, che lo ha assistito fino alla fine, al Villaggio Roma a Torviscosa. «Ermanno – racconta Marina – aveva un carattere esuberante. Era molto socievole e sapeva farsi voler bene da tutti. Aveva il calcio nel sangue: era il suo mantra. Amava raccontare soprattutto dei suoi anni trascorsi a Genova, dove aveva avuto grandi soddisfazione. Anche nelle ultime settimane trascorse all’Hospice di Palmanova, che ringrazio per le cure e le attenzioni prestate, si era fatto ben volere».
La notizia della morte di Ermanno Cristin ha fatto immediatamente il giro di tutto il mondo sportivo regionale, e ieri non si parlava d’altro. Sui social network, come Facebook, molti hanno pubblicato le sue foto accompagnate da un «mandi Ermanno».
I funerali si celebreranno lunedì, alle 15, nella chiesa di Villanova, di San Giorgio di Nogaro. —
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