Il Monte Paschi mette in vendita i propri “gioielli” triestini

L’Istituto di credito finito di recente nella bufera cerca di fare cassa e attraverso Mps Immobiliare cede vari immobili posseduti in città, tra i quali il primo piano di Palazzo Kalister di piazza Libertà
Di Laura Tonero
Lasorte Trieste 06/05/09 - Piazza Libertà 5, Palazzo Kalister, Architetto Luigi Zabeo
Lasorte Trieste 06/05/09 - Piazza Libertà 5, Palazzo Kalister, Architetto Luigi Zabeo

Il gruppo Monte Paschi di Siena mette in vendita anche a Trieste parte dei suoi beni immobiliari. Lo fa attraverso Mps Immobiliare, la società nata nel 2003 e che si occupa della dismissione delle proprietà immobiliari del gruppo senese attraverso l’attività di negoziazione che viene realizzata in via esclusiva. Tra i beni messi in vendita in regione il più prestigioso è il primo piano, quello padronale, dello storico palazzo Kalister di piazza Libertà oltre a cinque appartamenti sistemati in uno stabile al civico 46 di via Crispi. In questo momento di difficoltà, con l’indagine dei magistrati della Procura di Siena che ha trascinato Monte dei Paschi nella bufera, il gruppo vende dunque i suoi gioielli di famiglia.

Per i 1221 metri quadrati sistemati al primo piano di piazza Libertà, le trattative sono riservatissime. Prezzo svelato solo a fronte di una concreta dimostrazione di interesse. Ma basta dare uno sguardo al prezzo al metro quadrato che l’immobiliare di Monte Paschi impone per gli altri immobili messi in vendita a Trieste, per capire come per accaparrarsi l’immobile all’interno dello storico edificio che fa angolo con via Sant’Anastasio servirà sborsare almeno 4 mila euro al metro quadrato. In via Crispi per un appartamento di 90 metri quadrati Mps Immobiliare avanza una richiesta di 220 mila euro: 2 mila e 400 mila euro al metro quadrato. Un alloggio da 60 metri dello stesso stabile che fa angolo con via Gatteri, viene invece venduto da Monte Pachi a 170 mila euro: oltre 2 mila 800 euro al metro quadrato.

Ma gli occhi sono indubbiamente puntati su Palazzo Kalister, chiuso da anni. Solo i due fori commerciali ricavati al piano terra - uno affittato ad un’azienda che vende detersivi, l’altro di proprietà di un istituto di credito – mantengono vivo il palazzo. A possedere parte della proprietà di palazzo Kalister ci sono anche la Banca Zkb – di Credito cooperativo del Carso che ha l’agenzia al piano terra, la Zifin srl con sede a Trieste e un altro appartamento è la Salvemini srl, una ditta di costruzioni che ha sede a Padova. L’edificio è stato costruito nel 1879 su progetto dell'architetto Giovanni Scalmanini per Francesco Kalister, uno sloveno originario di Postumia imprenditore nel settore del tessile. Con la messa sul mercato del primo piano dell’imponente palazzo da parte di Monte Paschi Siena, sfuma così il progetto più ambizioso della proprietà che nel 2009 aveva rivelato l’intenzione di vendere in blocco l’immobile. Allora era stata conferita ad Andrian & Patners la gestione dell’intermediazione immobiliare. Per gli oltre seimila metri quadrati di palazzo Kalister, disposti su quattro piani con attico, soffitte e ampio giardino interno si era ipotizzata la trasformazione in un grande albergo. Un progetto di massima ipotizzava la realizzazione di un’ottantina di camere. Se negli anni scorsi altri agenti immobiliari, provenienti anche dal vicino Veneto, si erano interessati dell’edificio in chiave residenziale, successivamente i proprietari sembrano essere categorici nel voler cercare a livello nazionale ed internazionale una catena alberghiera interessata all’acquisto e alla gestione del palazzo. Il palazzo era stato fatto visitare anche ai rappresentanti di catene alberghiere importanti come la Touring o la 26° Ora di Berlino ma la risposta viene rimandata alla decisione che verrà presa sul Porto Vecchio.

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