Il muro “spancia”, chiusa via Rota a Trieste

Nella casa vicina problemi di staticità per i lavori di “Park San Giusto”
Foto Bruni 24.04.13 Via Rota:scalinata chiusa per pericolo crolli
Foto Bruni 24.04.13 Via Rota:scalinata chiusa per pericolo crolli

Da alcuni giorni è chiusa ai pedoni via Rota, la stradina a scalinate che da via Donota porta a San Giusto. Un muro ha “spanciato”, ha formato cioè una protuberanza e il Comune, per precauzione, ha vietato il transito in quella zona. «I miei uffici - dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Dapretto - si sono subito attivati per effettuare verifiche statiche. Lo spanciamento, infatti, potrebbe essere o meno un sintomo di una situazione di potenziale pericolo. A giorni, avuti i risultati, potremo programmare l’intervento per ripristinare sicurezza e transito».

I problemi però, specie di questi tempi, non sono solo tecnici ma anche finanziari. «Onestamente - spiega l’assessore - non so se saremo in grado d’intervenire immediatamente. Lo studio contabile terminerà la prossima settimana. Fortunatamente abbiamo trovato un fondo di un lotto residuo, che così potremo riconvertire a questo lavoro».

Il muro contiene un piccolo appezzamento di terreno di proprietà comunale ma da anni dato in concessione a un privato. Non si sa se lo “spanciamento” sia dovuto ai lavori di scavo che si sono effettuati e sono ancora in corso da parte della società “Park San Giusto” per realizzare un parcheggio sotto via Donota. Di certo tali lavori hanno creato problemi di dissesto statico alla casa pochi metri “a valle” del muro incriminato, un edificio privato sempre in via Rota, già da un paio di mesi. Attualmente la facciata è coperta da impalcature per i lavori di ripristino, a spese di “Park San Giusto”.

«Ne siamo ovviamente a conoscenza - precisa Dapretto, che è anche architetto -: il problema si è verificato all’inizio dei lavori per il parcheggio sotterraneo; ora gli scavi sono più in profondità e il problema non si è ripetuto». L’assessore sottolinea come, al di là dell’opportunità o meno di scavare sotto il Colle di San Giusto, le vibrazioni prodotte dalle scavatrici e ancora di più dai macchinari perforanti, specie quando incontrano vene di roccia particolarmente estese o dure e quindi operano con più potenza, possono lesionare edifici di una certa età o situati in una certa posizione.

Fortunatamente finora non si sono registrati inconvenienti alle case di via Donota, quelle in realtà più prossime al cantiere ma «il Comune - conclude Dapretto - monitora costantemente la situazione e vigila per scongiurare nuovi problemi». (p.p.g.)

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