Il neosegretario Compagnon riporta l’Udc nel centrodestra

«Caro Angelo», è l’esordio di Lorenzo Cesa. Il segretario nazionale dell’Udc scrive ad Angelo Compagnon per chiedergli ancora collaborazione, stavolta a Trieste, nel ruolo di commissario. Lo aveva...
Angelo Compagnon (UDC)
Angelo Compagnon (UDC)

«Caro Angelo», è l’esordio di Lorenzo Cesa. Il segretario nazionale dell’Udc scrive ad Angelo Compagnon per chiedergli ancora collaborazione, stavolta a Trieste, nel ruolo di commissario. Lo aveva già fatto mesi fa, ottenendo dall’ex segretario regionale di un’Udc targata Pier Ferdinando Casini la disponibilità a fare il commissario straordinario di un partito che, di fatto, in Friuli Venezia Giulia era sostanzialmente sparito. Adesso, dopo che l’Udc ha trovato un segretario regionale (il sindaco di Gemona, Paolo Urbani), la richiesta a Compagnon riguarda il capoluogo. «Mi ero ritirato dalla politica - racconta il centrista friulano -, ma Cesa a Roma mi ha convinto ad assumere l’incarico di commissario regionale. Non posso che essere a disposizione anche per questa nuova “missione” a Trieste». Un territorio, prosegue Compagnon, «che consideriamo fondamentale nel contesto regionale. Così come giudichiamo determinante la presenza nella coalizione di centrodestra di un partito moderato». Una posizione di campo netta, che l’Udc ha manifestato nel congresso di inizio anno che ha portato Urbani alla segreteria. E dunque un deciso distacco dalla più recente esperienza triestina, quella con Roberto Sasco segretario. Nel 2016, alle elezioni comunali, l’Udc ha infatti sostenuto il Cosolini bis. Non con il proprio simbolo, ma aggregandosi alla lista centrista “Trieste città solidale”.

Adesso Compagnon riparte cancellando quella virata e cercando di riportare l’Udc, anche a Trieste, a centrodestra. «La nostra storia è chiara e coerente - sottolinea -. E il nostro obiettivo rimane quello di riunire i moderati. Il sindaco Dipiazza? Pur dall’esterno, il nostro impegno è di collaborare con la sua giunta. Quanto alla partita delle regionali 2018 - conclude Compagnon - riproporremo l’Udc come elemento di garanzia delle posizioni moderate. Il candidato? Verrà. Prima vanno definiti i programmi». (m. b.)

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