Il nodo dei medici di famiglia approda in Consiglio a Gorizia

Alla seduta monotematica in Comune parteciperà l’assessore regionale Riccardi. Chiesti spazi più centrali per gli Asap

Francesco Fain
Una seduta del Consiglio comunale di Gorizia Foto Pierluigi Bumbaca
Una seduta del Consiglio comunale di Gorizia Foto Pierluigi Bumbaca

Porre in essere «tutto quanto di propria competenza» per individuare spazi più centrali e facilmente raggiungibili quale sede degli Asap, gli ambulatori nati in modo provvisorio diventati però strutturali, con giovani medici, spesso neolaureati, che visitano a rotazione i pazienti. Agire affinché venga realizzata una rete di trasporto pubblico sanitario per i disabili e gli anziani verso ambulatori e luoghi di cura. Convocare l’assemblea dei sindaci dell’Alto Isontino sulla programmazione sanitaria del territorio.

Sono i punti-base della mozione (presentata dall’opposizione e fatta propria dal sindaco Ziberna) che verrà presentata mercoledì in una riunione speciale e monotematica del Consiglio comunale. Si svolgerà alle 17.45 e parteciperanno l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi e, probabilmente, il direttore generale di Asugi Antonio Poggiana (ma non è confermato), convocati per l’occasione.

Il caso-medici

La mozione, ricordiamolo, si apre con il grido d’allarme relativo ai 5 mila goriziani senza un medico di base: «cittadini costretti a ricorrere agli Asap che non possono garantire una corretta continuità assistenziale».

Nel documento, si evidenzia anche che questi speciali ambulatori sono dislocati in posizione periferica a nocumento di persone anziane o con disabilità. «Tale situazione adottata come emergenza rischia di trasformarsi in routine, con gravi ripercussioni per la salute dei cittadini».

Sindaco e assessore

La seduta sarà aperta dall’intervento del sindaco Ziberna. «Premetterò che il problema della sanità riguarda tutti, indistintamente. Non esistono destra, sinistra, maggioranza e minoranza su questo tema. Trattasi di un interesse primario, una priorità e non mi riferisco soltanto alla carenza di medici di medicina generale: è un problema nazionale e sovranazionale perché, anche in Slovenia, mi risulta ci sia lo stesso problema. Peraltro, la situazione dei medici di base ha portato anche ad un uso improprio del nostro Pronto soccorso. Non possiamo non essere d’accordo sui contenuti del documento. Ma sarà l’occasione anche per ringraziare la Regione per gli stanziamenti, 100 milioni in più quest’anno, in ambito sanitario e assistenziale». Fa eco l’assessore comunale al Welfare, Silvana Romano. «Non è un problema di facile soluzione perché mancano medici di medicina generale. Il Comune sta facendo la sua parte e sta cercando spazi centrali per i professionisti che vogliono mettersi al servizio della comunità».

L’aspetto tecnico

A chiarire l’aspetto prettamente tecnico è la presidente del Consiglio comunale Silvia Paoletti. «Quello di mercoledì - spiega - sarà un Consiglio comunale a tutti gli effetti. Ma senza gettone. Essendo una seduta consiliare vera e propria, le regole di ingaggio saranno quelle di ogni Consiglio senza la possibilità di intervento da parte del pubblico».

Si sarebbe potuto anche optare per una riunione consiliare che, invece, avrebbe permesso a chi non è consigliere comunale di intervenire e interrogare l’assessore regionale Riccardo Riccardi. «Ma la richiesta contenuta nella mozione consiliare fatta propria dal sindaco chiedeva la convocazione di un Consiglio e la seduta di mercoledì, avendo tali caratteristiche, dovrà rispettare le normali regole con il pubblico che potrà partecipare ma dovrà rimanere in silenzio. Una spiegazione che ho voluto arrivasse prima della seduta, in maniera tale da evitare fraintendimenti». —

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