Il palazzo della Prefettura si svela agli occhi dei cittadini

Sarà una possibilità sin qui inedita e molto interessante, quella che avranno sabato i goriziani (ma non solo loro, ovviamente). In occasione della Festa della Repubblica, infatti, è in programma un’a...

Sarà una possibilità sin qui inedita e molto interessante, quella che avranno sabato i goriziani (ma non solo loro, ovviamente). In occasione della Festa della Repubblica, infatti, è in programma un’apertura straordinaria al pubblico del parco e delle sale di rappresentanza del Palazzo del Governo.

Un’iniziativa che si svolgerà dalle 10 alle 12.30, e che la Prefettura propone in collaborazione con il Fai, Fondo per l’ambiente italiano, i cui “ciceroni” offriranno ai visitatori cenni storici e architettonici sul pregevole giardino e sulle sale di rappresentanza, a disposizione del pubblico per la prima volta. Tanto che proprio lo stesso Fai sta valutando la possibilità di organizzare nel prossimo futuro una delle sue “Giornate di primavera” proprio a questi spazi ancora così poco conosciuti.

La Prefettura di Gorizia, in piazza Vittoria, occupa l’antico Palazzo della Torre, o Torriana, dal nome della famiglia che lo costruì nella sua forma originale nel 1540. Due membri della stessa famiglia (Francesco e suo figlio Giorgio) ricoprirono la carica di Capitano della Contea dal 1542 al 1587, e da allora la costruzione venne comunemente chiamata Palazzo del Capitano. Nella sua storia ha ospitato personaggi illustri come Giacomo Casanova, che vi dimorò nel 1773, Ferdinando d’Asburgo (nel 1845) e Francesco Giuseppe d’Asburgo (nel 1850). Dopo la Grande Guerra la struttura (pesantemente danneggiata dai bombardamenti) divenne Commissariato civile, e, dal 1927, fu sede della Regia Prefettura, assumendo l’aspetto attuale e definitivo grazie ai lavori iniziati nel 1935, che in occasione della visita di Benito Mussolini nel 1942 portarono anche all’aggiunta di diversi nuovi elementi strutturali e decorativi (una veranda, una terrazza e una scala di servizio). Nel 1990, infine, ecco la sistemazione del cortiletto interno, sino ad allora trascurato, con una pavimentazione in porfido. (m.b.)



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