Il palco dei Green Day lascia qualche graffio sulla piazza dissestata

Il pavimento fragile in alcuni punti è risultato rovinato da attrezzature e camion: ma il problema era già emerso
Di Pierpaolo Pitich
Silvano Trieste 27/05/2013 Piazza dell'Unita' i danni causati alla copertura
Silvano Trieste 27/05/2013 Piazza dell'Unita' i danni causati alla copertura

A poche ore dalla sua conclusione, non esiste più traccia del megaconcerto dei Green Day a Trieste. Escluso, ben inteso, il ricordo dell’esibizione della band californiana che gli oltre 12 mila fans che hanno affollato la cornice di piazza Unità, porteranno per sempre nella loro memoria. La macchina organizzativa ha provveduto infatti a consegnare ai triestini il “salotto buono” della città a tempo di record. Nel primo pomeriggio di ieri sono state tolte le ultime transenne che delimitavano l’area, dopo che era già stato completato lo smontaggio del maxipalco. Ma inevitabilmente l’evento ha portato con sé qualche ferita inferta alla pavimentazione della piazza: graffi, striature, segni lasciati dalle gomme dei camion adibiti al trasporto del materiale e piccole frantumazioni delle pietre in arenaria sono ben visibili sulla superficie, in modo particolare nella parte centrale. E tutto questo nonostante le operazioni di smontaggio del palco siano state effettuate prestando particolare attenzione alla conservazione del lastricato.

«Come accade sempre in situazioni di questo tipo, tutti gli interventi inerenti alla logistica si sono svolti con una cura minuziosa ed attraverso una serie di calcoli ben precisi - hanno spiegato i tecnici responsabili dell’organizzazione -. In questo genere di esibizioni, sia che si tengano nelle piazze, nei palasport o negli stadi, non c’è spazio per l’improvvisazione e nulla è lasciato al caso. Non ci risulta che ci siano stati dei danni causati alla pavimentazione della piazza, che già prima del concerto presentava evidenti ammaccature. Tutti gli elementi del palco, nella fase di smontaggio e trasporto, posavano su dei supporti di legno proprio per evitare che venissero a contatto diretto con il lastricato. In ogni caso abbiamo prodotto una serie di documentazioni fotografiche della piazza prima del concerto, che poi verranno messe a confronto con l’immagine attuale».

Al di là del concerto di sabato scorso, un dato comunque sembra fuori discussione: la pavimentazione complessiva di piazza Unità e dintorni offre un’immagine di sé decisamente deteriorata. Le pietre in arenaria si presentano in gran parte rovinate e con addosso i segni evidenti lasciati dall’usura e dal logorio del tempo che passa. «Se ci dovessero essere eventuali danni alla pavimentazione della piazza causati dal concerto lo verificheranno nei prossimi giorni i nostri tecnici - ha dichiarato l’assessore comunale ai lavori pubblici Andrea Dapretto -. In ogni caso ci troviamo di fronte ad un fisiologico invecchiamento delle pietre in arenaria che proprio per questo vengono sottoposte ad una periodica manutenzione. Voglio precisare che si tratta di suolo pubblico e di una zona centrale della città che dunque deve essere vissuta come tale, ospitando tutta una serie di attività e manifestazioni, concerti compresi. Altrimenti saremmo di fronte più ad un museo che non ad un centro storico da valorizzare».

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