Il pane rimasto invenduto sarà distribuito ai poveri

L’iniziativa parte dalle Acli provinciali e da Confartigianato: «L’obiettivo è creare una rete a favore delle famiglie goriziane indigenti. Coinvolti anche i market»
20071015 - ROMA - ACE - ANTITRUST: ISTRUTTORIA SU LISTINI PREZZI PANE A ROMA - Un'immagine d'archivio di alcune fasi di panificazione in un forno di Boscotrecase in provincia di Napoli. L'Antitrust ha aperto un'istruttoria per verificare l'esistenza di un possibile cartello nella diffusione di un listino dei prezzi consigliati del pane a Roma ''che potrebbe aver causato aumenti indifferenziati''. Lo si legge in una nota in cui il garante annuncia l'apertura di un dossier ''per possibile intesa restrittiva della concorrenza nei ..confronti dell'Unione panificatori di Roma e provincia''ARCHIVIO-ANSA/FUSCO / BGG
20071015 - ROMA - ACE - ANTITRUST: ISTRUTTORIA SU LISTINI PREZZI PANE A ROMA - Un'immagine d'archivio di alcune fasi di panificazione in un forno di Boscotrecase in provincia di Napoli. L'Antitrust ha aperto un'istruttoria per verificare l'esistenza di un possibile cartello nella diffusione di un listino dei prezzi consigliati del pane a Roma ''che potrebbe aver causato aumenti indifferenziati''. Lo si legge in una nota in cui il garante annuncia l'apertura di un dossier ''per possibile intesa restrittiva della concorrenza nei ..confronti dell'Unione panificatori di Roma e provincia''ARCHIVIO-ANSA/FUSCO / BGG

Eliminare gli sprechi e offrire al contempo un aiuto concreto a chi, letteralmente, fa fatica a mettere insieme il pranzo con la cena. Nel modo allo stesso tempo più semplice e diretto, ma anche più simbolico possibile. Con un tozzo di pane da consumare ogni giorno, per quello che dovrebbe essere un diritto quotidiano di tutti e invece, anche nella nostra società di oggi, è spesso un lusso.

Acli e Confartigianato provano a lanciare a Gorizia un progetto interessante e innovativo, che fonde solidarietà e razionalizzazione delle risorse: “Il pane del giorno prima”. L'iniziativa è ancora allo stato embrionale, ma le possibilità di trasformarla presto in realtà sono concrete e l'idea sarebbe quella di rendere il progetto, se possibile, permanente. “Il pane del giorno prima” non è altro che il pane avanzato sugli scaffali di panifici, alimentari e supermercati del territorio, che anziché essere buttato, oppure essere distribuito in modo episodico e scoordinato, verrà convogliato in una rete di raccolta e distribuzione che possa rispondere alle reali esigenze delle famiglie e delle persone indigenti che vivono a Gorizia e nell'Isontino. In questo modo, una volta che il meccanismo sarà partito e avrà oliato bene i suoi ingranaggi, non solo non vi saranno persone senza un pezzo di pane per sé e le loro famiglie, ma verranno eliminati anche gli sprechi dell'invenduto, che inevitabilmente resta sugli scaffali di tutti i negozi ogni giorno. «Dal nostro punto d'osservazione notiamo quotidianamente le decine e decine di situazioni di povertà e disperazione che esistono sul territorio – dice la presidente delle Acli provinciali Silvia Paoletti -. Io stessa personalmente so di negozi o supermercati dove persone in difficoltà, spesso anche anziane, sono costrette a rubare per portare a casa un pezzo di pane, o una salsiccia. Ecco allora che vorremmo lanciare un progetto che unisca artigiani panificatori, grande distribuzione e associazionismo, e creare una rete in grado di rispondere alle necessità dei meno fortunati». Le Acli fungerebbero da regia dell'operazione, mentre a Confartigianato spetterebbe il compito di coordinare e coinvolgere i panificatori. «Verificheremo la disponibilità degli artigiani – dice il presidente di Confartigianato Gorizia Ariano Medeot -, e sensibilizzeremo tutto il settore, coinvolgendo magari anche chi, individualmente, dà già vita a simili iniziative solidali. L'idea sarebbe quella di iniziare in via sperimentale, per proporre poi un servizio stabile e duraturo nel tempo». Della “partita” farebbero parte anche le associazioni di volontariato e, ovviamente, la Caritas, tanto per individuare i soggetti beneficiari dell'iniziativa, quanto per creare un canale di raccolta e distribuzione. Di certo il “Pane del giorno prima” vorrebbe imporsi di più e meglio rispetto all'iniziativa simile condotta proprio da Acli e Confartigianato un anno fa, quando per tre giorni una ventina tra panificatori e pasticceri dell'Isontino raccolsero fondi da destinare al Fondo straordinario per le famiglie in salita creato dall'Arcidiocesi per attivare borse lavoro e altri strumenti a sostegno delle persone in difficoltà. Ma la classica “cassetta delle offerte” accanto alla cassa non convinse fino in fondo i goriziani, e il progetto non decollò. Ora, invece, non ci sarebbe nulla da spendere e nulla da donare: più semplicemente, si smetterebbe di sprecare quanto avanza, regalando un sorriso a chi non se lo può permettere.

Marco Bisiach

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