Il Parlamento tedesco dice sì: Skopje e Tirana verso l’Ue

TRIESTE. In giugno proprio il mancato voto da parte del Parlamento tedesco aveva di fatto bloccato l’iter per l’avvio delle trattative di adesione di Skopje e Tirana, in quanto senza questo passaggio politico istituzionale il governo Merkel non poteva dare a livello di Consiglio europeo luce verde all’allargamento. Ma l’altra sera il Bundestag tedesco ha votato per sostenere l'avvio dei colloqui di adesione all'Ue per la Macedonia del Nord e l'Albania.
Il voto significa che il governo tedesco sarà a favore di una data di inizio delle trattative per i due Paesi nella riunione del Consiglio europeo del 17-18 ottobre. Un'amplissima maggioranza di parlamentari, 476, ha votato a favore dell'apertura dei negoziati di adesione con la Macedonia settentrionale, 122 i contrari e 16 si sono astenuti. Per l’Albania, 395 deputati hanno sostenuto l'avvio di colloqui di adesione, 188 i contrari, 16 gli astenuti. I parlamentari non pongono condizioni per l'avvio dei colloqui di adesione all'Ue con la Macedonia del Nord. I deputati della Cdu hanno espresso sostegno per gli sforzi di riforma del Paese, citando lo storico accordo del "nome" del 2018 con la Grecia come un risultato esemplare per l'intera regione che ha chiuso una disputa di decenni. La Macedonia del Nord è stata esortata a proseguire il suo corso di riforma, in particolare nell'ambito dello stato di diritto, della lotta alla corruzione, alla criminalità e ai diritti umani.
Per quanto riguarda l'Albania, il Bundestag ha raccomandato di fissare una data per l'inizio dei colloqui, ma ha condizionato il loro inizio tecnico alla creazione delle condizioni di funzionamento della sua Corte costituzionale funzioni e all’attuazione delle riforma delle leggi elettorali. Il commissario europeo per l'allargamento Johannes Hahn ha accolto con favore il voto del Bundestag. «Il riconoscimento di progressi concreti è fondamentale come incentivo per le riforme nei Balcani occidentali e per la credibilità dell'Ue» ha twittato.
La decisione a Berlino accrescerà le speranze dei governi di Skopje e Tirana, che speravano di ottenere una data certa per iniziare i colloqui sull'adesione prima della fine dell'anno. Da sconfiggere ancora però le ritrosie di Francia e Olanda —.
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