Il Pd punta su Maran e chiede una svolta «Diamo un futuro economico alla città»

Il Pd pensa a una conferenza economica in autunno, anche per “lanciare” le prossime elezioni nelle quali, a Gorizia, le grandi manovre dem sembrano sempre più indirizzate verso e attorno il nome di Alessandro Maran. Di investiture ufficiali, va da sè, non ce ne sono ancora, ma mentre il diretto interessato torna a intervenire (via social) sul futuro della città, dai vertici del Partito democratico isontino lasciano intendere una certa comunanza di vedute e un gradimento convinto. Le parole sono quelle del segretario provinciale Diego Moretti, che ha appunto annunciato la volontà di organizzare «una conferenza economica in vista delle elezioni, per guardare non solo alle prospettive dell’Isontino, ma anche a quelle dell’area giuliana e della regione», e che si è detto d’accordo con Maran quando dice che Gorizia ha bisogno di tornare attrattiva per le imprese e di generare occupazione. «Già, perché turismo e cultura sono importantissimi, ma di solo turismo puoi vivere se sei Grado, altrimenti no – osserva Moretti –. Mi pare che Maran abbia posto correttamente alcune questioni».
Sufficiente per parlare di “prescelto” per la candidatura? «Le candidature e le disponibilità rappresentano una ricchezza, e meritano tutte attenzione e valutazioni – dice Moretti –, ma dobbiamo tenere conto che a fronte dell’immobilismo e dei pochi risultati dell’attuale amministrazione comunale goriziana, abbiamo una grande opportunità. Gorizia può puntare a fare un salto di qualità, e in questo senso c’è bisogno di una candidatura a sindaco di alto profilo: quella di Maran va senz’altro tenuta in considerazione». Per Moretti ci sarebbero anche le condizioni perché la coalizione di centrosinistra – «che sta lavorando bene», dice – si trovi unita attorno al nome del senatore, anche se, ricorda il segretario, la priorità deve comunque sempre essere l’idea di futuro della città e del suo territorio. A questo proposito il Pd ha prodotto come contributo al dibattito e alla riflessione il documento dal titolo “L’Isontino e le prospettive legate alla futura programmazione europea 2021-2027 e all’utilizzo del Recovery fund”, individuando nel ruolo di piattaforma logistica intermodale la strada del futuro per il Friuli Venezia Giulia, sottolineando la strategicità del settore manifatturiero per l’Isontino, senza dimenticare però il rispetto per l’ambiente e la necessaria transizione ecologica, e auspicando una sanità più vicina al territorio, con un ripensamento dei confini territoriali delle aziende sanitarie e il ritorno per l’ex provincia ad un’azienda governata autonomamente.
«Per il futuro di Gorizia non va assolutamente sprecata l’occasione della Capitale europea della Cultura 2025, che può rappresentare un volano futuro per tutto il territorio – dice ancora Moretti –, ma una grande opportunità può arrivare dalla Zona logistica semplificata rafforzata, che può ridare competitività». Sulla necessità di «un’inversione di rotta» rispetto alla tendenza che vede in costante calo le imprese si è espresso come detto anche Maran, che riflette su presente e futuro di Gorizia riproponendo anche una vecchia intervista rilasciata al Piccolo. Pur parlando di una città capace di «garantire una buona qualità della vita», Maran descrive una Gorizia che «sta morendo». «Non è riuscita a reinventarsi una vocazione produttiva dopo il crollo dell’economia di confine – un passaggio del lungo post sui social –, e oggi la sua competitività economica è debolissima». —
Riproduzione riservata © Il Piccolo