La fiammata dal fornello e poi l’allarme: così è scoppiato l’incendio all’osteria Riva Piazzutta di Gorizia
A dare l’allarme la proprietaria. Danni ingenti, nessun ferito: parte una sottoscrizione via web

Dalla festa alla disperazione. Dai sorrisi ai pianti. Martedì scorso, decine di avventori avevano festeggiato la riapertura nel segno di una nuova gestione, quella della giovane goriziana Gaia Mazzariol, 27 anni, tanta voglia di fare. Venerdì mattina, quell’atmosfera di festa è svanita: la storica osteria “Riva Piazzutta” è stata seriamente danneggiata da un incendio.
Il rogo è partito dalla cucina: attorno alle 7.50, la titolare ha aperto il locale e ha iniziato a cucinare. «A un certo punto – spiega il padre Maurizio – dal fornello è partita una fiammata. Gaia, compresa la pericolosità di quanto stava accadendo, è uscita fuori e ha dato l’allarme».
E la tempestività è stata assolutamente fondamentale per evitare guai peggiori: il rione Piazzutta è molto antico e le case sono una addossata all’altra, senza soluzione di continuità. Inoltre, sopra al locale ci sono alcuni appartamenti. Sarebbe bastato poco per un incendio delle conseguenze inimmaginabili.

I vigili del fuoco, giunti con un autobotte e un’autoscala dal Comando di via Paolo Diacono, hanno iniziato le operazioni di spegnimento mentre i carabinieri delimitavano la strada con il fettucciato per tenere lontani i curiosi. Non è stato un gioco da ragazzi avere ragione delle fiamme: dal locale, arredato tutto in legno, fuoriusciva un fumo nerissimo, denso, acre. Il fuoco, partito dalla cucina, si era già propagato alla sala ma gli operatori sono riusciti ad estinguere le fiamme prima della loro propagazione al piano superiore dello stabile dove si trovano due appartamenti e dove, in quei frangenti, non c’era nessuno.
Spento l’incendio, i pompieri hanno provveduto alla bonifica delle parti bruciate e alla messa in sicurezza dell’osteria e dei piani superiori: hanno utilizzato gli appositi elettroventilatori per l’evacuazione dei fumi dell’incendio.
Notevoli i danni alla struttura. Per fortuna, nessuna conseguenza per le persone. La zona cucina è andata distrutta mentre tutto il resto del locale è annerito dal fumo, visibile anche all’esterno. Sotto choc Gaia Mazzariol. Affranta, non riusciva a darsi spiegazioni dell’accaduto. Non ha voluto rilasciare dichiarazioni, si è vista cascare il mondo addosso. «Aveva intrapreso questa avventura con grande entusiasmo – racconta ancora il padre – investendo quello che aveva da parte e accendendo un mutuo. È una mazzata. Il locale è assicurato con una formula “All inclusive”. Speriamo ci possa essere un sollievo».
Nel frattempo, via web, è partita una sottoscrizione per dare una mano all’esercente. «Per l’inaugurazione – scrivono gli organizzatori – ha offerto da bere, per tutta la sera, ad ogni persona che si è presentata per darle il benvenuto. Questo per farvi capire che tipo di persona è Gaia, una ragazza di 27 anni che potrebbe darti il mondo se solo l’avesse. Lavora a testa alta e non chiede mai aiuto. Ma questa volta c’è bisogno dei goriziani. L’incendio le ha fatto perdere mesi di sacrifici e la possibilità di lavorare e di sostenersi nell’immediato futuro. Non vogliamo permettere che la sfortuna metta fine alle ambizioni di una ragazza così meritevole. Lei ha scelto di rimanere in questa città, di migliorarla, di essere un riferimento per chi ci abita».
Per ore e ore, c’è stato un continuo viavai in Piazzutta di amici, di conoscenti, di clienti vecchi e nuovi di quell’attività. Tutti intristiti e pronti a incoraggiare la proprietaria. L’osteria è un autentico pezzo di storia goriziana e tutti i residenti, magari soltanto una volta nella vita, si sono fermati lì a mangiare una polpetta o a assaporare un calice di vino. E si tratta della licenza più datata ancora attiva in città. Lo stabile è stato costruito nel 1772 e proprio per rispettare la storia di quei luoghi la giovane proprietaria aveva deciso di lasciare gli spazi volutamente come erano prima.
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