Il pericoloso sosia dalla robinia

Si tratta di un cespuglio fortemente invasivo che, per il fogliame, può assomigliare a un altro infestante, quella robinia che la maggior parte della gente scambia per l’acacia. Rispetto alla robinia, però, l’Amorfa o Indaco bastardo non ha le spine. È facile trovarla negli ambienti umidi, alvei fluviali o lacustri con le relative sponde. Fissando l'azoto, questa pianta altera la composizione chimica del terreno a tutto svantaggio delle specie autoctone come salici e olmi. È facile individuarla lungo alcune parti del Tagliamento dove, sotto ai salici, assicura una diffusa copertura. È diffuso nell'isola della Cona, persino lungo e piccole cavità create per lo scavo dell'oleodotto che attraversa l'Altopiano. Ma è soprattutto nel comprensorio del lago di Doberdò che l’amorfa sta dettando legge. Una vera e propria invasione da tempo denunciata dagli studiosi dell'ambiente carsico. (m.l.)
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