Il poker dell’uomo con il berretto
Gli inquirenti gli attribuiscono quattro colpi. Il primo a giugno in largo Pestalozzi

Silvano Trieste 17/06/2017 Il Tabacchino di Largo Pestalozzi, rapinato giovedi'
Non solo la rapina messa a segno ieri all’agenzia Allianz di viale Miramare. Il rapinatore con la pistola, quello che agisce con il berretto in testa e il volto coperto, ha all’attivo anche altri colpi eseguiti a Trieste. Non ne hanno dubbi gli investigatori, che gli attribuiscono almeno quattro rapine, tutte simili se non identiche. Da tempo lo cercano i poliziotti della Squadra mobile e anche i carabinieri. Ma le indagini finora non hanno dato l’esito sperato.
Eppure il bandito agisce - come è successo ieri - in pieno giorno, incurante del fatto che qualcuno fuori lo possa notare. Che le telecamere possano, come è spesso accaduto, inquadrare il suo volto al momento in cui si abbassa la sciarpa o si toglie dal capo il cappellino. Lui esce dai luoghi che prende di mira con passo tranquillo. E poi svanisce nel nulla.
Dieci giorni fa, sabato 9 settembre, all’ora di chiusura ha colpito alla farmacia di piazza Foraggi. Ha estratto la pistola dalla tasca del giubbotto. E, deciso, l’ha puntata al capo di una dei tre soci titolari della farmacia. Le ha appoggiato la canna dell’arma sulla fronte. Senza dire nulla. Poi ha mormorato poche, secche parole: «Dammi i soldi. Sbrigati». La donna terrorizzata ha obbedito. Non è riuscita nemmeno ad alzare lo sguardo. Paralizzata dalla paura, ha aperto la cassa e il malvivente ha arraffato il denaro che vi era custodito. Poco meno di 3mila euro.
In giugno, venerdì 16, attorno alle 14.30, aveva colpito nella tabaccheria di largo Pestalozzi. Un colpo messo a segno alle 14.30. La titolare stava tranquillamente facendo le parole crociate. Ha distolto lo sguardo dalla pagina del giornale, solo quando ha sentito entrare nel suo negozio quello che pensava fosse un cliente. E invece si è trovata puntata alla fronte la pistola. Che il bandito - aveva un casco da motociclista in testa - aveva estratto dalla tasca.
Poi se n’era andato con l’incasso: circa mille euro. La proprietaria della rivendita era da sola durante quegli attimi - interminabili - di paura. E il suo negozio (proprio come l’agenzia assicurativa ieri e la farmacia di piazza Foraggi) era l’unico in quel momento aperto nella zona. Infatti nessuno si era accorto di quanto accaduto. Nemmeno il tassista che sostava al di là del marciapiede proprio davanti alla tabaccheria. E anche allora, come nelle rapine successive, era rimasto sconosciuto l’identikit del malvivente.
Ma c’è un altro episodio che, per analogia, è finito sotto la lente degli investigatori. È la rapina al negozio Caddy’s di via dei Giuliani. La data è quella del 7 agosto, un lunedì.
Ad agire - questa volta - erano stati due banditi. Uno era rimasto fuori in strada su uno sccoter. L’altro era entrato nel supermercato ed era andato alla casa. Poi aveva puntato la pistola contro la commessa. Alla testa. Sempre la stessa firma.
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