Il Porto è saturo, auto parcheggiate fuori

I piazzali del porto di Monfalcone dedicati al traffico di rotabili stanno facendo segnare il tutto esaurito. Imbarcato un maxi-arrivo, dagli stabilimenti europei, di Mercedes C, le aree in disponibilità della Cetal, società controllata dal gruppo partenopeo Grimaldi, si sono riempite di Renault, Opel e Fiat provenienti dalla Turchia, la cui distribuzione in Italia e nel resto d’Europa è stata però rallentata dalle festività di fine anno, che bloccano per alcuni giorni almeno l’attività del settore.
«Questo è stato ed è il problema che ci ha costretto a ricercare delle aree anche all’esterno del porto», spiega il responsabile di Cetal, Sergio Penso. Aree a ridosso delle barche ormeggiate nel canale, proprio di fronte all’Azienda speciale del porto, dove oltre ai diportisti trovano posto spesso i pescatori dilettanti con le loro canne. Uno scenario piuttosto curioso ma necessario per ospitare le centinaia di automobili: pescatori, barche a vela e a motore, canale e la distesa di Fiat 500...
«Il tema della disponibilità di aree comunque rimane a prescindere da questo periodo e andrà affrontato con un po' tutte le parti in causa con l’inizio del nuovo anno», aggiunge Penso, che torna sull’esigenza-possibilità di realizzare un parcheggio multipiano per lo stoccaggio temporaneo delle automobili. Un’opera alla cui realizzazione ha comunque già iniziato a lavorare proprio l’Azienda speciale per il porto, che ha chiesto a Invitalia, l’Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di proprietà del ministero dell'Economia, un finanziamento dedicato di 30 milioni di euro.
La domanda sarà valutata nel corso del 2017, ma l’Aspm si sta muovendo anche su altri fronti, come l’infrastrutturazione di un nuovo piazzale intermodale di 10 ettari vicino a quello in uso a Midolini. In questo caso l’Aspm è alla progettazione definitiva dell’intervento e sta valutando gli strumenti per completare la copertura finanziaria dell'opera, il cui costo complessivo si aggira sui 10 milioni di euro.
«Per tamponare l’emergenza si potrebbe comunque valutare un utilizzo di aree disponibili nell’autoporto di Gorizia», afferma il direttore dell'Aspm, l’ingegner Sergio Signore, che nei giorni antecedenti al Natale ha consegnato i lavori della prima tranche di nuove barriere anti-polvere a protezione proprio del traffico di rotabili. L’intervento partirà concretamente in questi primi giorni di gennaio per essere poi seguito da una seconda fase per un totale di circa 600 metri lineari di barriere per un investimento complessivo attorno ai 600mila euro.
Una soluzione strutturale alla fame di spazi del traffico di rotabili andrà comunque individuata, visto il trend in crescita della movimentazione di vetture e i volumi raggiunti soprattutto nell'arco degli ultimi dodici mesi. La Cetal chiude il 2016 con un traffico di oltre 170mila automobili (contro le 135mila del 2015), una quantità che la società punta quanto meno a riconfermare anche nel 2017, secondo quanto afferma il numero uno di Cetal Penso. La crescita dei volumi di traffico è stata fra l'altro seguita di pari passo da un aumento dell'organico impiegato in porto dalla società controllata di Grimaldi.
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