Il Premio Nobile a due giovani studiose

Sono Sara Turello di Cervignano ed Elisabetta de Giosa di Trieste e si sono entrambe laureatesi all'Ateneo triestino: la prima con una tesi su Ramiro Meng dal titolo "L'opera architettonica di Ramiro Meng nel secondo dopoguerra. Catalogo ragionato delle ville (1945-1966)"; la seconda sul letterato, musicista e filantropo Antonio Caccia, con la tesi "Antonio Caccia e la sua Collezione nella Trieste del secondo Ottocento". Le due studiose sono le vincitrici del Primo premio internazionale Pietro Nobile che ha cadenza biennale.
La cerimonia di premiazione si è svolta di recente al Museo storico del Castello di Miramare, nel quale è custodito il Fondo Nobile, cioè l'archivio di disegni, lettere, scritti relativi all'attività di Nobile a Vienna, ceduti alla Soprintendenza di Trieste nel 1952 e ultimamente arricchiti con una nuova donazione giunta dai discendenti dell’architetto ticinese.
Promosso dal Circolo svizzero di Trieste e realizzato in collaborazione con la Soprintendenza per i beni storici artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia e la Società di Minerva, il concorso - come ha precisato il presidente del Circolo Svizzero Giuseppe Reina - intende onorare la memoria di Pietro Nobile (1776 - 1854) che, architetto, direttore dell'Accademia di Architettura di Vienna, figlio di emigranti svizzeri a Trieste, è stato tra i più illustri esponenti europei del periodo neo classico della prima metà dell'Ottocento, oltre che il più illustre personaggio della Comunità svizzera a Trieste. Ma questo Concorso intende anche «recuperare la memoria storica di altri illustri personaggi svizzeri che hanno operato nel capoluogo giuliano contribuendo allo sviluppo della città».
Oltre a Reina, presenti alla cerimonia gli altri due componenti la commissione di valutazione: Gino Pavan, presidente della Società di Minerva, qui in veste di presidente della commissione, eminente studioso di Nobile, che ha rivolto un saluto agli svizzeri giunti dal Ticino e alla Comunità di Trieste; e Rossella Fabiani, direttore del Castello di Miramare, già collaboratrice di Pavan negli anni della sua soprintendenza. In particolare Fabiani ha svolto la relazione "Stato dell'arte dei nuovi studi su Pietro Nobile", relazione, che anticipa il lavoro della stessa Fabiani con Letizia Tedeschi dell'Archivio dell'Accademia di architettura di Mendrisio.
Alle due vincitrici viene assegnato un premio in euro.
Grazia Palmisano
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