Il presepe più luminoso è a Piedimonte
Nel giardino della famiglia Paganelli le luminarie si moltiplicano di anno in anno e attirano i curiosi

Un angolino di polo nord in riva all’Isonzo. È una gioiosa processione quella che già da settimane si sta verificando intorno ai civici 64 e 66 di via IV Novembre, a Piedimonte, i cui giardini si sono trasformati per il quarto anno consecutivo nel regno di Babbo Natale e dei suoi aiutanti. Dal momento in cui il sole tramonta, quel tratto di strada a due passi dal polo tecnologico e dal PalaBigot si illumina grazie agli addobbi e alle luminarie della famiglia Paganelli, che crescono di numero anno dopo anno. Il grande giardino di Babbo Natale porta la firma di Dario, Ilaria e della figlia Gloria. Due case, una famiglia e la stessa passione per gli addobbi natalizi, che invade pacificamente anche le stanze di casa, tra addobbi pendenti, decorazioni scintillanti e l’immancabile albero di Natale in salotto. Tutte prove che testimoniano in maniera più che efficace che la passione per gli addobbi, nella famiglia Paganelli, non è certamente nata ieri. «Viviamo con grande partecipazione e sentimento lo spirito del Natale - racconta Ilaria - è una passione che non riguarda solamente le luci e gli addobbi esterni, ma anche le decorazioni più piccole e i presepi. Più in generale, la nostra è una passione che va al di là del periodo natalizio e che coltiviamo addobbando le stanze di casa anche nelle altre stagioni dell’anno e in occasione delle altre festività». A rendere ormai celebre la casa di Piedimonte sono però indiscutibilmente gli addobbi di dicembre. «Abbiamo iniziato ad addobbare il giardino appena quattro anni fa - ricorda Ilaria - il primo acquisto fu la slitta di Babbo Natale (che ancora oggi domina il doppio giardino, ndr) insieme ad alcune renne, alle quali negli ultimi anni abbiamo aggiunto anche Rudolph, la renna con il naso rosso. Un pezzo dopo l’altro, intendiamo allargare la collezione di luci e personaggi ad ogni Natale. L’idea delle luci in giardino aveva fin da subito destato una certa curiosità nel vicinato, ma non ci saremmo mai aspettati che nel giro di pochi anni arrivassero curiosi anche da fuori città per vedere i nostri addobbi. È una processione che ci fa piacere, vediamo anche tante nonne che portano i nipotini durante il giorno. È un via vai continuo. Qualcuno potrebbe pensare che il desiderio di addobbare in questa maniera il proprio giardino possa essere dettato da una mania di grandezza, ma non è così». Tra Babbi Natale, renne, stelle comete, fiocchi di neve e pacchi regalo, ormai è diventato difficile tenere il conto delle luci, che però non sembrano pesare in maniera particolare sulla bolletta. «Abbiamo solo lucine a led - spiegano i Paganelli - e per questo non notiamo una grande differenza in bolletta. Riusciamo anche ad accendere il forno senza che salti la luce. Alcune luminarie sono addirittura a batteria e provviste di un timer che le spegne dopo sei ore». Più che l’impegno economico, dunque, va considerato quello logistico. «I preparativi iniziano a metà novembre - svela Ilaria - anche se a dire il vero la gran parte degli acquisti, in vista del Natale successivo, va fatta subito dopo le feste, quando i negozi tendono a svendere addobbi e luminarie».
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