Il primario Boschian-Bailo garante: «Gorizia non è stata abbandonata»

La “fuga” di pazienti isontine non c’è stata. Le donne goriziane sono state tutte assorbite dal Punto Nascita unico istituiti al San Polo. Il primario Pierino Boschian-Bailo sottolinea: «Non abbiamo abbandonato Gorizia. Anzi, la nostra filosofia è quella di migliorare e implementare l’offerta, anche sotto il profilo dei servizi assistenziali territoriali». Roberta Giornelli, coordinatrice ostetrica e referente aziendale delle ostetriche, conferma: «Le donne che facevano riferimento al servizio goriziano sono rimaste le stesse che sono poi affluite al San Polo».
Un modo per dire che l’accorpamento del servizio non ha comportato scompensi o problematicità poichè tutto si basa sulla capacità di mettere in rete i servizi esistenti al fine di fornire risposte appropriate.
Insomma il “campanile” non trova riscontri di fronte a un servizio che funziona e che sta migliorando progressivamente la qualità e pertinenza dell’offerta e dell’attività del Punto Nascita.
«Dalla chiusura del servizio di Gorizia nel 2014 - spiega Giornelli - è stato anche introdotto il servizio delle visite domiciliari da parte delle nostre ostetriche alle pazienti che hanno partorito. Un percorso post-partum che sta dando un buon riscontro. Stiamo anche cercando di migliorare e implementare i servizi di accompagnamento al parto integrando le attività del percorso nascita con l’attività dei Consultori familiari. Il tutto attraverso il coinvolgimento di professionisti diversi, dai ginecologi alle ostetriche agli psicologi, fino alle dietiste».
Un approccio da “working in progress” nel reparto che, in virtù dell’attività sperimentata e consolidata, nonchè dei risultati conseguiti in termini di qualità e appropriatezza assistenziale, rappresenta il servizio-pilota, al fine di trasferire queste esperienze anche nell’area aziendale della Bassa Friulana. Un mandato chiaro quello affidato al Punto Nascita di Monfalcone dal direttore generale Giovanni Pilati. «L’Azienda sanitaria con il direttore Pilati, sta implementando i servizi assistenziali già previsti o che saranno attivati in tutto il bacino di competenza - hanno spiegato il primario e la coordinatrice ostetrica - attraverso percorsi e offerte omogenee. L’esperienza dei servizi già sperimentati che si sono dimostrati efficaci e funzionali alle esigenze delle pazienti nell’Isontino sarà trasferita anche nell’area della Bassa Friulana».
In questo “work in progress” rientra un’altra iniziativa, annunciata dal primario Boschian-Bailo. Si tratta di avviare una serie di incontri pubblici per far conoscere l’attività e l’offerta del Punto Nascita tra la popolazione, ma anche incontri specifici in tema di ginecologia a cura delle ostetriche, modulati per fasce di età, dall’infanzia all’adolescenza, all’età fertile fino alla menopausa.
Sono previsti anche incontri rivolti alle comunità straniere, al fine di aumentare l’informazione e di conoscere meglio esigenze e abitudini nell’ambito di un rispetto reciproco e di interscambio. Un esempio è il fatto che molte pazienti diabetiche che manifestano complicazioni in gravidanza come ipertensione o gestosi, sono straniere proprio a causa dell’alimentazione.(la.bo.)
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