Il proprietario cinese sogna pure l’Hannibal

Oggi sbarca in città Lan Yuchen. Incontrerà il sindaco Cisint Sul tavolo la riqualificazione del sito ma anche il marina
Arriva a Monfalcone la cordata cinese che ha acquistato l’Isola dei Bagni. Anzi, il cinese che è registrato, come unico proprietario, dell’area con campeggio e spiaggia che era andata all’asta e che è stata aggiudicata al sesto tentativo per 1,1 milioni da un prezzo base di 599mila euro. Si tratta di Lan Yuchen, attualmente amministratore unico di un’altra realtà ripescata da un fallimento e rimessa in carreggiata, i cantieri Dalla Pietà Yacht che si trovano alla Malcontenta a Venezia. Ed è il suo nome che risulta dalla visura catastale come unico proprietario dell’area dell’Isola dei Bagni, che dopo l’aggiudicazione all’asta è stata registrata appunto a suo nome, dopo che peraltro sono svaniti e non hanno avuto alcun seguito gli annunci di possibili ricorsi di altri concorrenti che avevano partecipato al bando ma non sono risultati vincitori.


Lan Yuchen stamani si inconterà in Comune con il sindaco di Monfalcone Anna Cisint, che vuole far chiarezza sul futuro dell’Isola dei Bagni che «deve essere restituita all’utilizzo dei cittadini». E che chiederà al nuovo imprenditore che progetti ha per la ristrutturazione e il rilancio di uno dei siti storici nella tradizione balneare dei monfalconesi. Quali progetti di rilancio, insomma, ma anche l’assicurazione che, come prevede la legge, sia lasciato un corridoio di cinque metri libero che porti al mare. Non si sa nulla sulle idee di rilancio, secondo le indiscrezioni il progetto sarebbe in realrà pronto, già concluso da parte di uno studio di architetti monfalconesi. Tutti gli indizi, anche se da parte di questi non è arrivata alcuna conferma, portano agli architetti Federico Fabbro e Roberto Franco. Gli stessi che alla fine del 2013 erano stati incaricati dalla Itmar (la società proprietaria di allora, in mano al bolzanino Carlo Pivetti, che poi è fallita) di predisporre il nuovo strumento urbanistico per riqualificare l’area, scaduto da anni. Un piano che prevede che si possa rifare la spiaggia e un campeggio, non altro.


Sarà lo stesso Yuchen stamani a confermare o meno al sindaco e dunque alla città se si tratta di informazioni esatte. E se in realtà, come era emerso al momento della comparsa dei cinesi nel 2016, si tratta di una cordata che ha alle spalle la J&Y Holding group con base a Hong Kong, uno dei più grandi gruppi asiatici che commercia in oro e pietre preziose e che ha già puntato, con investimenti multimilionari, sul turismo anche a Salisburgo (un polo dello sci e dello sport), in particolare sull’albergo Alparella Vital Resort ad Adnet. E proprio per investire sul turiusmo a Monfalcone, in realtà il gruppo cinese in un primo momento aveva messo gli occhi sull’Hannibal, la struttura storica della vela monfalconese in vendita da tempo. E che ora vede in gara per l’acquisizione non solo i cinesi, ma anche altre due cordate. Un gruppo che opera con cantieri a Trieste e un fondo di investimento italo-americano che è interessato al turismo.


In ballo una realtà che vale all’incirca sette milioni (ma ha debiti per circa quattro, cinque), ma che dopo vari interventi e nuove gestioni ora sta lavorando sulla nautica da diporto, gode di ottima salute e paradossalmente potrebbe continuare a lavorare senza essere venduta, se non fosse per l’età dell’attuale titolare. A pesare saranno le offerte di acquisto delle tre cordate e tra i favoriti c’è appunto la cordata di Lan Yuchen, che, a quanto si sa, dispone di possibilità finanziarie immense.


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