Il prototipo dei futuri totem turistici della città “solitario” a passo Costanzi in attesa degli altri

L’attività della ditta fornitrice è attualmente sospesa. Oltre cento i pezzi previsti dall’appalto 
Lasorte Trieste 15/04/20 - Palazzo Anagrafe, Totem Informativo, TriesteMetro
Lasorte Trieste 15/04/20 - Palazzo Anagrafe, Totem Informativo, TriesteMetro

l’anticipazione

Massimo Greco

Il “campione” si erge solitario nell’atrio del “palazzo di vetro” che in passo Costanzi ospita una buona porzione di uffici comunali. Chi desideri osservare il prototipo del totem turistico, che segnalerà ai visitatori le prelibatezze culturali del centro, si può accomodare, domandando alla portineria la possibilità di sbirciare sotto l’avvolgente imballaggio pluriball.

Si tratta dell’avanguardia, bisognosa di una variazione cromatica per cui non ancora ufficiale, di una compagnia formata da oltre 100 tabelloni-tabelle di varia dimensione che saranno collocati nei punti nevralgici frequentati dai turisti. La ditta Apogeo srl, vincitrice dell’appalto e operante in via Francavilla nella industriosa periferia di Reggio Emilia, ne ha fornito un primo esemplare, per poi sospendere l’attività causa Covid -19.

Il dinamico dipartimento Team (non è inglese, è l’acronimo di territorio-economia- ambiente-mobilità), agli ordini di Giulio Bernetti, spalanca le braccia: verranno posizionati una volta che il produttore emiliano avrà ripreso l’attività. Quando? Chi lo sa. Bernetti gradirebbe piazzarli prima dell’inizio di una stagione turistica che si preannuncia, per usare un eufemismo, anomala. Ma non azzarda dettagli temporali.

Il programma, esposto in una determina dello scorso autunno, prevede 117 inserimenti nella zona centrale della città: andranno in scena 11 totem “grandi”, come quello visibile in passo Costanzi e ripreso dalla foto, 100 “piccoli-leggii”, sei “pannelli”. Dal punto di vista dimensionale i “grandi” sono alti 210 centimetri, larghi 50, profondi 13; i “piccoli-leggii” sono alti 137 centimetri, larghi 25, profondi 25; i “pannelli” sono alti mezzo metro e larghi 25 centimetri. I “grandi” indicheranno gli incroci strategici (come piazza Unità, piazza della Borsa, Ponterosso, piazza Oberdan), i “piccoli-leggii” evidenzieranno i singoli siti, i “pannelli” saranno appoggiati dove il totem è inconciliabile.

L’operazione turistico-culturale-ricreativa si chiama “TriesteMetro” e, essendo concentrata in centro per una platea di pedoni, non coinvolge le aree periferiche, quindi Foiba, Risiera, musei di via Cumano (Storia naturale e de Henriquez), Miramare, Porto vecchio non sono contemplati.

Gli itinerari predisposti dal Municipio sono sette, scaricabili da una App mobile. Il primo percorso è dedicato a una succinta visita da sbrigare in giornata, che tocca piazza Unità, largo Riborgo, San Giusto, Santa Maria Maggiore, museo Revoltella, l’ex Pescheria (e il dirimpettaio ex Magazzino Vini).

Poi ecco gli itinerari tematici. Il religioso-comunitario, che incrocia l’elemento confessionale con quello delle presenze etno-nazionali più significative. Prima si accennava anche a un aspetto ricreativo: già, perché il naturalistico- sportivo consiglia al visitatore una passeggiata lungo le Rive, dalle società di canottaggio agli stabilimenti balneari. Le altre scelte riguardano una classica promenade storica, un approccio di carattere artistico, l’osservazione degli spunti architettonici più allettanti, il contatto con luoghi e personaggi della letteratura.—

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