Il pugile leghista: «Se ho fatto disastri lascio la politica»

«Domani mattina (stamattina, ndr) ho un appuntamento con Massimiliano Fedriga. È il politico che con Matteo Salvini condivide il massimo della mia fiducia. Ho deciso di dirgli: “se è veramente tanto grave quello che ho fatto, sono pronto a farmi da parte e ad abbandonare la politica”, anche se non cesserò mai di lottare personalmente per le mie idee». Così Fabio Tuiach, il pugile-leghista che in Consiglio comunale ha collezionato una serie di provocazioni (“Sala Culimoni” l’ultima intendendo la sala aperta anche alle unioni omosessuali, oltre che ai matrimoni) alla vigilia del direttivo provinciale della Lega Nord che domani sera nei suoi confronti potrebbe prendere ulteriori provvedimenti. Il primo è stato la sua destituzione dall’incarico di vicecapogruppo. «Quel provvedimento è effettivo e ne è già stata data comunicazione al presidente del Consiglio comunale - spiega il capogruppo Paolo Polidori -, il nuovo vice è Giuseppe Ghersinich. Nella riunione di martedì sera, oltre ad altri argomenti tra cui l’operato dell’attuale giunta comunale, tratteremo anche i casi Tuiach e Slokar, anche se logicamente - chiude Polidori - non posso certo anticipare ora le decisioni che verranno prese».
Danilo Slokar, esponente storico del Carroccio, nel corso di una trasmissione a Telequattro, aveva dichiarato di essere pronto ad autosospendersi dal partito se non fosse scattato qualche serio ammonimento nei confronti dell’ennesima “uscita” di Tuiach. Immediato l’intervento del segretario provinciale e vicesindaco Pierpaolo Roberti: «Sono stanco di sentire e leggere interventi che non hanno nulla a che vedere con l’enorme lavoro che stiamo facendo per la città. Saranno presi provvedimenti nei confronti di Tuiach e di Slokar». Come si legge sul sito web di Lega Nord Trieste, il direttivo provinciale è così composto: Pierpaolo Roberti (segretario provinciale), Radames Razza (vicesegretario provinciale), Federica Seganti, Paolo Polidori, Jacopo Nani Mocenigo, Serena Tonel, Alan Barduzzi, Emanuela Ceppi, Fabio Gerin, Ivo Gherbassi e Roberto Sain.
«Mi rendo conto che forse ho sbagliato - ha detto ieri Tuiach - ma non volevo offendere nessuno. Ognuno è libero di amare chi vuole, donna o uomo che sia. Ma le unioni civili sono l’anticamera delle adozioni gay e dell’utero in affitto. Lo ha detto anche la suora di Fatima: “L’ultima battaglia tra il bene e il male sarà sulla famiglia e sulla vita”. Stamattina ero a messa e tanti parrocchiani mi davano pacche d’incoraggiamento sulle spalle, è la stessa parrocchia da dove è partita la carriera politica di Ettore Rosato. Prima di entrare in politica ero incerto tra Fratelli d’Italia e la Lega, poi ho capito che Matteo Salvini sarà il salvatore della nostra patria. Avvicinarmi alla fede mi ha cambiato profondamente. Tutti dovrebbero capire anche come soffriamo noi cattolici di fronte allo stravolgimento della famiglia. Non essere più vicecapogruppo non mi crea alcun problema, ma se oltre a questo il mio partito riterrà che ho fatto qualcosa di veramente grave, lascerò la politica, ma non rinuncerò mai a combattere per quei valori che considero non negoziabili».
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