Il ricordo di Primo Rovis al Circolo della stampa
Trieste ricorda Primo Rovis. Il Circolo della stampa, giovedì 19 marzo alle 17.30, organizza un incontro a più voci per ricordare il suo presidente onorario e socio benemerito. L'ultima uscita pubblica di Primo Rovis, il 6 marzo 2014, fu proprio la partecipazione al direttivo. Qualche giorno dopo fu ricoverato in ospedale, e un mese dopo, il 7 aprile, all'età di 91 anni, morì. A ripercorrere, sia pure brevemente, le tappe di un'esistenza straordinaria saranno il giornalista Roberto Altieri e il geologo Andrea Vatta. La storia dell'imprenditore, che fu protagonista, in modi diversi, della Trieste dal '47 al 2014, si lega strettamente a quella della sua amatissima città d'adozione. Sullo sfondo delle vicende che lo videro industriale di successo, uomo impegnato in politica, benefattore, si delineano gli anni difficili della Trieste mutilata del suo naturale entroterra. «Trovo sia giusto destinare una parte dei miei guadagni alla collettività perché io so cosa significa essere povero», diceva spesso, e forse proprio per reagire alle avversità e all'indigenza, riuscì a conquistarsi un posto di riguardo tra i veri ricchi. Nel 1983 fu 16° tra i contribuenti italiani. «Ho pagato le tasse che dovevo pagare (l'assegno fu di 659 milioni e 470mila lire) e ne sono felice - dichiarò in un'intervista - esistono strade, scuole, luce, assistenza sanitaria, tanti servizi a carico dello stato che possono essere garantiti e migliorare, solo se i cittadini contribuiscono in base al loro reddito. Io non sono un ricco, ma uno che lavora. Ho dichiarato quanto guadagno anche perché con 200 milioni o con un miliardo, vivo allo stesso modo». All'incontro prenderanno parte Rodolfo Edera, che dirige l'associazione Amici del Cuore, la più importante tra le molte iniziative benefiche avviate e sostenute da Rovis, e Fulvio Cattaruzza, braccio destro dell'imprenditore per quasi 60 anni.
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