Il rock dei Franklin da Manfredonia fino a Villa Vicentina passando per Radio 1

Fra gli artisti itineranti che cercano di emergere sul territorio e di farsi conoscere ci sono i Franklin, un gruppo rock di Manfredonia che sta girando l’Italia con le canzoni inedite dell’ultimo album “Cosa Vedi?”. La band, composta dalla voce di Alessandro Di Lascia, la chitarra di Matteo Grieco, il basso di Michele Santoro e la batteria di Alessio Cassano, suona assieme da cinque anni. Il cantante e il chitarrista si conoscono dai tempi delle superiori, mentre il batterista e il bassista suonavano già assieme in un altro gruppo e Alessandro li aveva notati. Ecco dunque che davanti ad un boccale di birra hanno deciso di suonare assieme.
«Il nome Franklin indica una persona – spiega il cantante – che esiste solo nel momento in cui noi ci uniamo e suoniamo assieme». Il gruppo propone nei locali due diversi tipi di repertorio: i concerti di cover o quelli con i loro inediti. «Venerdì sera ci siamo esibiti all’All In di Villa Vicentina – racconta Alessandro – Come abbiamo cominciato a suonare la gente si è riunita attorno a noi ad ascoltare la nostra musica e alla fine del concerto alcuni hanno acquistato il nostro album». Non è la prima volta però che Alessandro entra in contatto con l’Isontino, in quanto è riuscito a vincere il Pop Rock Contest del 2006 a Monfalcone con un altro gruppo, ma per i Frenklin questo concerto è stato invece la loro prima esperienza nel Friuli Venezia Giulia.
L’album che la band sta portando in giro è stato registrato nello studio Palestrina di Roma e i temi principali che vengono trattati sono l’amore e la vita. L’intento dell’album è quello di auto criticarsi e questo concetto viene espresso soprattutto dalla canzone di apertura “La mia rivoluzione”. «È importante cercare di fare qualcosa per migliorarsi – spiega Alessandro – e per realizzare ciò è necessaria l’autocritica». Il titolo dell’album “Cosa vedi?” esprime invece la soggettività della musica, in quanto ognuno la ascolta e la interpreta in modo diverso. «Molte volte ho scritto le canzoni con l’idea di trasmettere un determinato messaggio, – dice il cantante – ma spesso la gente recepiva i testi in modo diverso rispetto a ciò che mi aspettavo». La band sabato invece si è fermata alla scuola monfalconese CAM Arte &Musica di Gabriele Medeot, dove ha registrato una puntata di Rock Revolution, che andrà in onda prossimamente su Radio 1.
Beatrice Branca
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