Il rocker al lavoro senza maglietta: «Educato da bambino a ripulire»

il personaggio
Al Lido di Staranzano Piero Pelù arriva alla guida del suo camper, dopo aver pernottato a Cividale, pronto a mettersi al lavoro con i volontari di Legambiente. Per il cantante fiorentino, portabandiera del rock italiano con e senza i Litfiba, non è un impegno nuovo quello a difesa dell’ambiente. Tolta la maglietta, sotto il sole cocente Piero Pelù s’è infilato i guanti, ha preso un sacco di plastica e s’è messo alla caccia dei rifiuti frammisti al legname e ai fusti ormai in fase di decomposizione del canneto presente nella zona umida.
«Mi sono avvicinato alla pratica della pulizia dei rifiuti quand’ero bambino – ha raccontato ieri, dopo aver riempito il suo sacchetto e aiutato a trasportare sull’argine una boa –. È stata la mia famiglia a insegnarmi questa attenzione e quindi con Legambiente ci conosciamo da molti anni. Devo ringraziare l’associazione per essermi venuta dietro nel progetto del Clean beach tour». Di cui il litorale staranzanese ha rappresentato la terza tappa, dopo la spiaggia della Feniglia in Maremma nei primi giorni dell’anno e Sanremo, a inizio febbraio, in occasione del Festival della canzone italiana, dove il cantante ha portato un pezzo in coppia con Gigante.
Primo appuntamento dopo il lockdown, dunque, quello di ieri. «Pensavo peggio per quel che riguarda l’abbandono di mascherine e guanti – ha detto –, ma le microplastiche in compenso non mancano, anzi. Ci sono poi bottigliette per le bibite, cartine delle merendine, cannucce, che ci dicono che è anche dal nostro quotidiano che parte l’impatto sull’ambiente. Aboliamo la plastica monouso». Al Friuli Venezia Giulia il cantante fiorentino ha voluto fare i complimenti. «Il termometro dell’attenzione per l’ambiente sono i cigli delle strade, che qui ho trovato generalmente puliti», ha spiegato. L’unico rammarico è non aver potuto pubblicizzare l’iniziativa per motivi di distanziamento fisico dovuti all’emergenza Covid-19. «Avremmo potuto raccogliere più rifiuti, ma spero che un segnale sia stato lanciato».—
LA. BL.
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