Il Rossetti cambia guida La presidenza passa a Francesco Granbassi

È Francesco Granbassi - professionista nel campo della comunicazione, titolare col padre Gianfranco dello studio Mark, fratello della campionessa di scherma Margherita e presidente del Rotary Club Trieste - il nuovo presidente del Teatro Stabile del Fvg Rossetti. Prende il posto dell’avvocato Sergio Pacor nell’ambito di un rinnovamento dei vertici dell’ente che, come da statuto, avviene ogni tre anni. Regione, Comune e Camera di Commercio, che costituiscono l’assemblea dei soci, hanno anche nominato i membri del nuovo Cda. Vicepresidente, al posto di Chiara Valenti Omero (presidente dell’Associazione Festival italiani di cinema e del ShorTs International Film Festival, di cui è anche condirettrice), diventa Piero Geremia, titolare di un’agenzia immobiliare e coordinatore regionale di Forza Italia Giovani, nominato dalla Regione, che ha indicato inoltre come consiglieri Nicole Matteoni, dipendente regionale, ex consigliere in Esatto e vicesegretario locale di Fdi, e Federico Pastor, avvocato, ex presidente Sgt e candidato con la Lega alle regionali 2018. Il centrodestra ora al comando in Regione e in Comune, insomma, occupa distintamente lo scacchiere del management dello Stabile regionale. Escono Fabia Bensi, funzionario pubblico, e Paola Martini, presidente del Circolo culturale Controtempo. L’unica riconfermata, per decisione della Camera di commercio, è Tiziana Sandrinelli, fondatrice dell’omonimo studio di comunicazione e presidente regionale del Fai.
Granbassi in una nota viene definito «qualificato professionista nel campo della comunicazione, con particolare esperienza nell’ambito istituzionale, nel settore terziario, dei servizi, della cultura e del turismo». «Ha realizzato con la sua agenzia più di seimila progetti – si legge nel comunicato – dedicando minuziosa cura sia al lavoro con le grandi multinazionali o i grandi brand sia con le piccole o medie realtà». Suo il progetto del volume di presentazione della candidatura di Trieste a Esof2020.
Appassionato di fotografia, di teatro, di arte figurativa e di storia, ha ricoperto importanti ruoli anche nel mondo dello sport di cui è appassionato (oltre a essere un Azzurro d’Italia, è stato anche arbitro internazionale di scherma). «Non mi aspettavo quest’incarico – afferma – ma lo assumo con grande senso di responsabilità ed entusiasmo ma anche con un pizzico di apprensione: il Rossetti è un’istituzione molto amata a Trieste e merita dedizione totale. Tra l’altro ho un legame “antico” con il teatro, perché con il nostro studio abbiamo disegnato alla fine degli anni ’90 il logotipo che viene utilizzato ancora oggi dall’ente». Amante in particolare dei musical, di recente non si è perso “L’onore perduto di Katharina Blum”. Sul futuro del teatro invece Granbassi non si sbilancia («è molto prematuro»). Due comunque sono i temi che vorrebbe sviluppare: «Un teatro ancora più intergenerazionale e più internazionale». «Buon lavoro a Granbassi. La scelta su di lui è stata attenta. Credo sia una figura fresca – sottolinea Serena Tonel, assessore ai Teatri del Comune, che ha designato il neopresidente – in grado di dare uno slancio e un buon passo al teatro. Ringrazio inoltre il presidente uscente, che ha operato con molto impegno in questi tre anni».—
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