Il saggio artistico letterario spopola fra i 294 maturandi
Dal Buonarroti all’Einaudi Marconi e Pertini la maggioranza ha giocato sul sicuro Tre studenti usciti già alle 12: «Avevamo finito prima, non potevamo andarcene»

Bonaventura Monfalcone-21.06.2017 Prima prova-esame di matura-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Spopola nella prima giornata degli esami di maturità, il saggio breve “artistico-letterario” per il liceo scientifico Buonarroti e il “socio-economico” per gli istituti tecnici Einaudi-Marconi e del Pertini. Quasi ignorato, invece, il testo di Giorgio Caproni, autore dell’analisi della lirica “Versicoli quasi ecologici”. Le altre tracce, anche se non trascendentali e comunque fattibili, sono state giudicate «poco chiare», con il rischio di avventurarsi in un labirinto senza uscita e andare fuori tema.
È quanto scelto dalla maggioranza dei 294 studenti degli istituti superiori monfalconesi chiamati alla prova finale per il conseguimento del diploma. Non ci sono stati particolari patemi d’animo ieri al debutto con il tema ministeriale, ma solo ansia e preoccupazione fino alla consegna delle tracce che offrivano un ampio ventaglio di possibilità. Gli studenti sono arrivati attorno alle 8, si sono sistemati in alcune classi, poi c’è stata l’attesa per la traduzione delle tracce “decriptate” inviate in internet. Come “bagaglio” personale, hanno potuto portare solo il vocabolario d’Italiano, il cellulare spento (meglio consegnarlo) e nessuna possibilità di consultare libri. Poi è seguita la distribuzione dei temi e verso le 8.30 sono cominciate sei ore a disposizione per lo svolgimento. I cancelli degli istituti erano chiusi, blindati e sempre sorvegliati dai bidelli.
Le campane del Duomo avevano appena scandito i rintocchi di mezzogiorno, che già un gruppetto di tre studenti del “linguistico”, Daniele, Lorenzo e Alice, zainetto sulle spalle e ancora visibilmente stravolti per la stanchezza, hanno varcato il portone d’uscita immergendosi nella calura africana. «Avevamo finito anche prima – spiega uno dei tre studenti –, ma si poteva uscire solo dopo le 12. Ognuno di noi ha scelto la tipologia D, tema di ordine generale, poiché sembrava più abbordabile in base ai documenti forniti dalle tracce e alle esperienze e conoscenze di studio che abbiamo acquisito durante l’anno. Perché siamo usciti così presto? Dopo che hai svolto il tema – hanno risposto – è meglio andare fuori altrimenti se cominci a modificare è difficile chiudere».
Non sono di questo parere Sara, Giovanna, Jessica e Stella le quali hanno consegnato il tema una decina di minuti dallo scadere del tempo utile, poco prima delle 15. «L’esperienza insegna – dice Giovanna – che è meglio lasciarlo decantare un poco e poi rileggerlo. In questo modo emergono eventuali errori». Tutte hanno scelto, come la maggior parte degli studenti del liceo, il saggio breve nell’ambito “artistico-letterario” con brevi note delle Operette Morali di Giacomo Leopardi e il richiamo di versi della poesia di Giovanni Pascoli (I Lampi) e di Eugenio Montale (I Limoni). Anche all’Einaudi-Marconi gli studenti hanno avuto all’inizio vita difficile per la scelta del tema. «È andato liscio come l’olio – affermano invece Gabriele, Marco e Daniel di Informatica – il saggio breve era quello giusto senza perdersi in argomenti poco conosciuti». Pamela Sara dell’indirizzo Ragioneria hanno preferito l’argomento economico-tecnico. Andrea, invece, delle Relazioni internazionali, non ha avuto dubbi nella scelta. «Non era difficile – dice – in quanto il tema l’avevano sviluppato durante l’anno. Ho parlato di nuove tecnologie e lavoro anche in ambito europeo». Sara della quinta “AF” ha affrontato “Il miracolo economico italiano”, con citazioni da Piero Bevilacqua da “Lezioni sull’Italia Repubblicana”.
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