Il saggio breve sui robot conquista i maturandi
Esami al via con la prova di italiano. Gettonatissima la traccia socio-economica Studenti spiazzati dalla scelta di Caproni come autore per l’analisi del testo

È stata quella del saggio breve socio-economico, con il tema della robotica e le nuove tecnologie nel mondo del lavoro, la traccia più gettonata in assoluto dagli oltre 1.500 studenti triestini impegnati nella prima prova dell’esame di maturità 2017. Fuori dalle scuole facce distese e sorrisi, l’unica difficoltà per tanti pare essere stata la temperatura elevata della giornata.
Davanti al liceo Petrarca tra le prime a uscire ci sono due amiche, entrambe hanno optato per l’argomento socio-economico. «L’ho scelto subito e ho iniziato a scrivere di getto - dice Aurora Fonda -. Il titolo non era semplice, all’inizio ho avuto qualche dubbio, l’unico lato negativo è stato il caldo, oltre a un po' di emozione. Ho consegnato presto, spero sia andata bene, mi accontento anche del minimo voto, l’importante è finire la scuola al più presto».
«Ho letto bene tutte le tracce ma avrei fatto solo quella, era la soluzione più abbordabile - aggiunge Sara Capobianco -. Le altre per me non erano sostenibili e comunque non me le aspettavo: si pensava uscisse Pirandello, invece l’autore scelto dal ministero era sconosciuto».
Qualche minuto dopo dal liceo arriva anche Irene Ferfoglia. «Sono soddisfatta - esordisce - penso di aver interpretato al meglio le indicazioni. Ho scelto anch’io la traccia socio-economica. Durante l’anno in realtà ci avevano incoraggiato a sviluppare quella artistico-letteraria, ma non mi ispirava. Comunque alcuni compagni erano convinti sarebbe uscito un tema su Dario Fo».
Tra i più rapidi a consegnare i fogli al liceo Galilei c’è Mario Ottaviano Stock, che esce di scuola sereno e contento. «Sono stato il primo della mia classe a concludere - precisa il ragazzo -, ero abbastanza sicuro di scegliere subito il saggio socio-economico, ero preparato a quello da tempo. Ho solo letto per curiosità le altre proposte, non penso comunque le avrei fatte, anche se ci fossero stati altri argomenti. Dopo pochi minuti avevo già in mente cosa scrivere e penso sia stato l’atteggiamento giusto per affrontare al meglio l’esame».
Impegnato sui banchi per la maturità anche Enrico Gobbato, giocatore dell’Alma, che nelle ultime settimane ha alternato lo studio agli allenamenti e alle partite dei playoff. Sulle scale dell’istituto Volta discute insieme ai compagni sulla prova appena terminata. Anche lui, come i suoi amici, ha deciso di puntare sui robot. «Nessuna perplessità, ho scelto immediatamente - sottolinea - i testi collegati erano abbastanza chiari quindi ho cominciato senza esitazioni, anche se ovviamente ho dato un’occhiata anche al resto prima di continuare. Mi sono venute in mente alcune buone idee fin dai primi minuti».
Sempre al Volta stessa traccia anche per Lisa Dragotto. «Il nostro indirizzo tecnico ha portato tanti a scegliere il saggio breve sulla tecnologia - spiega - credo sia stata una decisione comune a moltissimi in questa scuola, anche se nelle simulazioni non avevamo mai fatto qualcosa di simile. Pensando ai pronostici invece, in tanti avrebbero scommesso su Pirandello, invece quel nome lì non so chi sia».
Lo “sconosciuto” è Giorgio Caproni, poeta e critico livornese, autore scelto per l’analisi del testo. «Peccato molti studenti non abbiano capito che si trattava di un’opportunità che si poteva affrontare molto facilmente - commenta Marialuisa Veneziano, insegnanti del Galilei - c’erano molti spunti e suggerimenti utili, anche senza averlo mai letto. Purtroppo tanti l’hanno escluso a priori».
«Tracce facilmente affrontabili - spiega Giancarlo Staubmann, docente al Petrarca - argomenti equamente distribuiti tra l’attualità e le tematiche affrontate nel percorso scolastico. Direi una prima prova alla portata di ogni studente».
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