Il saluto a Policardi “signore della musica”
Oggi alle 11 nella chiesa di San Giuseppe di largo Isonzo i funerali di Aldo Policardi. Monfalcone saluta uno dei suoi concittadini più vivaci e prolifici dal punto di vista culturale. Il maestro Policardi ha attraversato il pianeta musica da protagonista e su più fronti: violinista, insegnante, direttore di cori e commerciante. Severo con gli allievi quanto intransigente con se stesso, Policardi - classe 1921 - con il trascorrere degli anni aveva smussato gli spigoli del suo carattere diventando affabile e coinvolgente nel raccontarsi. Diceva che Monfalcone l’ha trattato bene, riconoscendo il contributo che attraverso la musica ha assicurato alla città dei cantieri. Dove i suoi genitori approdarono da Pola nel 1922. Il padre, cantierino, nell’immediato secondo dopo guerra aprì in via 9 Giugno il primo negozio di articoli musicali di Monfalcone. Aldo è cresciuto in un ambiente ricco di stimoli, studiando da violinista per diventare un abile interprete di questo strumento. Ingegnere mancato a causa delle vicende belliche, Policardi aveva trasferito l’approccio razionale della professione tecnica alla musica, interprentandola con implacabile rigore. Un rigore ricordato anche da qualche suo allievo durante l’incontro pubblico organizzato dal Comune di Monfalcone, nel 2010, per celebrare Policardi. Molto intensa, come detto, la sua attività musicale cominciata con la “direzione” dei canti alpini intonati dai soci del Cai di Monfalcone negli anni Quaranta durante le avventurosa e lunghissime trasferte sulle piste innevate della Carnia. Policardi ha fondato e diretto nel 1949 il coro della Solvay e dal 1952 al 1982, lo storico coro "Ermes Grion" (prima Crda), ma anche i cori San Lorenzo e Montasio, rispettivamente di Ronchi e Trieste. Nel 1975 ha creato la Scuola di musica della Ar Fincantieri. Ha conosciuto monumenti della musica corale come Kubic, Seghizzi, suonato con l'orchestra di Radio Bologna, diretto un'orchestra sinfonica tedesca composta da orchestrali di tutta Europa. Ha svolto 63 anni di attività corale in tutto il mondo e partecipato a 7 concorsi mondiali ad Arezzo e 14 internazionali a Gorizia. «Non ho fatto mai il politico – confessò Policardi - perché sarei stato cattivo e intransigente». Quasi costretto a inventarsi commercianti di articoli musicali alla morte dei genitori ha svolto al meglio anche questa attività, rinunciando all’insegnamento di materie tecniche.
Un saluto particolare a Policardi giunge da Giancarlo Lupieri, del club enologico isontino. «Rivolgiamo un commosso saluto e un ringraziamentoall'amico Aldo per essersi prodigato insieme agli altri soci fondatori per dar vita, il 17 febbraio 1980 al nostro sodalizio dove è stato sempre attivo promotore delle iniziative culturali ed assiduo partecipante anche in veste di appassionato e profondo conoscitore del mondo enologico. Vogliamo infine ricordare il suo rigore morale dimostrato per tanti anni anche in qualità di presidente dei probiviri». (ro.co.)
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