Il San Polo diventa Centro chirurgico contro l’obesità

L’ospedale di San Polo sta per diventare un centro di chirurgia dell’obesità per fronteggiare un fenomeno - quello del sovrappeso esasperato appunto - in grande espansione nella regione. A gestirlo sarà il primario di Chirurgia del San Polo, Alessandro Balani. La chirurgia, dunque, come cura ai casi più gravi di obesità per porre rimedio «laddove non sono state sufficienti - spiega Balani - le politiche di responsabilizzazione e di influenzamento positivo dei comportamenti, attraverso campagne finalizzate, diffusione di regimi dietetici sani, come mi pare stia già incominciando a fare la nostra Ass con le iniziative “Diamo peso al benessere” e “Tre passi nella salute”». La chirurgia bariatrica è dunque un’opzione nei casi più gravi quando le tecniche convenzionali abbiano fallito e ove ci siano i criteri di candidabilità. Tutto ciò l’equipe del professor Balani si prepara a fare a Monfalcone. «Visti i dati allarmanti in continuo aumento - spiega il primario - abbiamo pensato di istituire, in collaborazione con l’Azienda Universitaria-Ospedaliera di Trieste da cui provengo, un Centro di chirurgia dell’obesità nel presidio ospedaliero di Monfalcone».
Presupposto indispensabile per raggiungere questo obiettivo e per il mantenimento nel tempo della perdita di peso è la presenza di un team multidisciplinare con cui condividere la scelta dei malati da operare e il percorso dopo l’intervento chirurgico. Quest’ultimo processo a Monfalcone esiste già con un gruppo che lavora sui disturbi alimentari. Ne fanno parte, tra gli altri, un nutrizionista, un dietista, uno psicologo e uno psichiatra. Esiste già inoltre un Servizio di endoscopia digestiva dove da anni si eseguono endoscopie operative.
«Tra tutte le opzioni terapeutiche - spiega Balani - noi pensiamo di prediligere la sleeve gastrectomy e il pallone intragastrico, pur non trascurando le altre possibili alternative chirurgiche».
La chirurgia bariatrica è una branca chirurgica di correzione dell’obesità che comprende numerosi tipi di interventi. I più comuni sono il bendaggio gastrico, la gastrectomia verticale (sleeve gastrectomy) e il bypass gastrico. «Laddove il primo sta lentamente perdendo popolarità visti i risultati inferiori alle attese e le potenziali complicanze a lungo termine - spiega Balani - si assiste a un netto incremento del numero delle sleeve gastrectomy praticate a livello internazionale. Tutti questi interventi possono essere eseguiti in laparoscopia, dunque con benefici inimmaginabili in passato. Altre tecniche sono quelle endoscopiche come il pallone intragastrico, utile presidio temporaneo per una rieducazione alimentare del paziente con obesità non severa o per diminuire il rischio operatorio dei pazienti con obesità molto grave candidati ad intervento».
Tutte le persone che desidereranno accedere al servizio potranno rivolgersi a uno degli uffici Cup dell’Ass Isontina con regolare impegnativa del medico di base in cui sia identificata la richiesta di Visita chirurgica per obesità. Una vota avuto accesso un chirurgo valuterà se vi sono i presupposti per un trattamento chirurgico del problema, nel qual caso avvierà il percorso multidisciplinare.(r.m.)
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