Il servizio dei cani randagi va a “Le Vallate” di Cormons

L’allevamento risponderà alle esigenze anche di altri 17 Comuni isontini L’assessore Gatta: «È un contratto-ponte, in attesa della gara d’appalto»
CADONI-FOTOPIRAN-RUBANO-CANILE
CADONI-FOTOPIRAN-RUBANO-CANILE

Emanuela Masseria

Sarà l’allevamento delle Vallate di Brazzano ad occuparsi dei servizi di ricovero, custodia, mantenimento, gestione sanitaria e assistenza medico-veterinaria dei cani vaganti per conto del Comune di Gorizia. In realtà, si tratta di una conferma dell’affidamento di questo importante servizio, che emerge in un provvedimento della giunta municipale, appena affisso all’Albo pretorio.

La struttura, destinata anche agli animali ricusati, agirà nell’interesse di altri diciassette Comuni del territorio ex provinciale. I cani che si trovano in quest’ultima condizione sono, in sostanza, quelli che vengono rifiutati dal padrone per i più svariati motivi. Adottare un cane, d’altronde, non è una scelta da compiere a cuor leggero e soprattutto necessita di piena consapevolezza. Non sempre, infatti, l’adozione si rivela facile. Bisogna mettere in conto un periodo di reciproca conoscenza e non scoraggiarsi al primo ostacolo. Spesso i problemi appaiono insuperabili e il cane viene restituito.

Nei canili, anche della nostra regione, sono sempre di più i casi di cani ricusati. Cani morsicatori, magari acquistati tramite annunci sui social network, o anche innocui cagnolini rimasti soli dopo la morte del proprietario. Alcune sono situazioni difficili che si potrebbero evitare se non ci si lasciasse trasportare dall’emotività prima di adottare un animale. Che si tratti di un cane adulto o di un cucciolo, è necessario considerare attentamente l’impegno cui si va incontro. A volte, alla luce del vissuto travagliato di molti cani, in particolare quelli adottati tramite staffetta online, servono tanta pazienza e determinazione.

Tanti nuovi proprietari di cani non ce la fanno e si arriva così al fenomeno dei “ricusati”, per i quali viene presentata istanza di ricovero in una struttura pubblica dopo l’autorizzazione del Comune, così come previsto dalla legge regionale di riferimento per il benessere degli animali d’affezione. Per loro si aprono le porte del canile. Di questi animali si occupa anche la struttura di Brazzano. Il servizio, avviato lo scorso primo gennaio, proseguirà per il periodo strettamente necessario all’esperimento di una procedura di gara che non andrà oltre il 30 settembre 2021. Sarà, quindi, un affidamento a tempo determinato.

«Si tratta di un contratto-ponte: dopo, andremo in gara e potrà essere individuata un’altra struttura. Ci sembrava giusto dopo tanto tempo fare un ragionamento più ampio per garantire l’apertura anche verso altri soggetti», commenta l’assessore al Benessere degli animali, Chiara Gatta. «Questo sistema - prosegue l’esponente della giunta municipale - ci consente di accudire i cani anche nel caso che le strutture siano piene. Con l’attuale contratto abbiamo inserito una clausola che prevede rimborsi maggiori nel caso si sia in presenza di cani di difficile gestione. È una delle nuove norme previste dalla legge che vanno inserite nei contratti di questo tipo», conclude Gatta che inquadra la situazione anche dal punto di vista normativo.

Secondo l’attuale accordo, il corrispettivo complessivo massimo stimato che andrà all’allevamento di Brazzano è di 30.500 euro (Iva al 22 per cento compresa). L’incarico è stato stabilito con una convenzione tra le parti che potrà essere modificata ed integrata per esigenze formali ma non sostanziali dal responsabile unico del procedimento (Rup) Licinio Gardin che è anche dirigente del Settore Tutela dell’Ambiente, Pianificazione Urbanistica ed Edilizia Privata del Comune. Il direttore dell’esecuzione è invece Antonietta Fazi del Servizio Tutela dell’Ambiente e problematiche degli animali.

Dal punto di vista finanziario, i pagamenti verranno effettuati dietro presentazione di fatture trimestrali posticipate, previa verifica della corretta esecuzione dei servizi. —

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