Il servizio mense online fa il pieno di accessi

MUGGIA. Oltre 400 moduli in due settimane. Sono numeri record quelli delle domande presentate a Muggia per ottenere le certificazioni delle spese sostenute per la mensa scolastica dei figli, una delle novità della Finanziaria 2016, che ha visto l'introduzione della detraibilità di tale costo. Una possibilità concretizzatasi grazie all’informatizzazione del servizio mensa muggesano: «Un servizio che dimostra ogni giorno di più la propria valenza, riscontrando peraltro un deciso apprezzamento da parte delle famiglie», spiega l'assessore alle Politiche sociali Loredana Rossi.
Da quest'anno dunque è possibile presentare domanda per il rilascio di un'attestazione delle spese sostenute nell'anno 2015 per il servizio mensa scolastica, dall’asilo alle medie. Le spese saranno detraibili tra i costi di istruzione all'interno della propria dichiarazione dei redditi se i figli sono a carico. L'apposito modulo è scaricabile dal sito internet del Comune - sezione Scuole Nido d'Infanzia - oppure ritirabile alla portineria del centro Millo in piazza della Repubblica 4.
Il servizio mensa del Comune di Muggia copre tutte le scuole dell'infanzia - Biancospino, Giardino dei Mestieri, Borgolauro e Mavrica - nonché le primarie Loreti, De Amicis, Bubnic e Zamola nonché due sezioni della scuola media Sauro. Negli anni il servizio si è significativamente ampliato andando a supportare le necessità che contestualmente sono pervenute dalla scuola, quali la riduzione dei collaboratori scolastici con relativa chiusura del sabato per tutte le scuole e conseguente arricchimento del tempo normale e l'istituzione di due sezioni a tempo prolungato alle medie, e con l'obiettivo di accogliere le esigenze organizzative di scuola e genitori. «È stato, quindi, particolarmente importante dotare il servizio di ristorazione scolastica di una cucina più adeguata alla fornitura dei pasti anche alla luce del loro essere sempre in crescita», racconta il vicesindaco Laura Marzi. I pasti per la ristorazione scolastica, infatti, sono aumentati cospicuamente negli anni. Solo per l'istituto comprensivo "Giovanni Lucio" nel 2011 i pasti erogati sono stati oltre 63mila; cifra che nell'anno successivo è arrivata quasi a quota 86mila e che da allora è in continua crescita. L'impegno è andato crescendo, dunque, sia sul piano prettamente tecnico legato alla gestione dei pasti sia su quello dell'impegno finanziario del Comune per la copertura del costo del pasto che solo parzialmente, nella misura mediamente del 60%, è a carico delle famiglie. L'altra novità è stata data dall'informatizzazione del servizio che «ha agevolato il pagamento delle tariffe - conclude Rossi - tenendo contemporaneamente aggiornate le famiglia sulla situazione in modo puntuale- prevedendo diverse modalità di pagamento quali il Rid, il bonifico bancario ed anche il pagamento in contanti senza alcun onere aggiuntivo». (tosq.)
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