Il sigillo trecentesco al “mulo” Ferruccio

Oggi nel Salotto azzurro la consegna del riconoscimento a Teddy Reno che ha compiuto 90 anni

L’11 luglio scorso ha tagliato l’invidiabile traguardo dei 90 anni. A distanza di poco più di tre mesi il sindaco Dipiazza consegnerà a Ferruccio Merk Ricordi, noto a livello internazionale come Teddy Reno, il sigillo trecentesco della “sua” Trieste. L’appuntamento è per questa mattina alle 11, nel Salotto azzurro del Comune, e fa seguito a una mozione presentata, proprio lo scorso 11 luglio, dal capogruppo forzista Piero Camber, con cui il Consiglio comunale chiedeva il conferimento di un riconoscimento all’attività di Teddy Reno in occasione dei suoi 90 anni.

Fra le motivazioni della richiesta, «le immense capacità artistiche in ambito musicale, discografico, teatrale, televisivo e cinematografico, indissolubilmente unite al profondo amore per la sua città natale, che ha sempre portato nel cuore e cantato a livello internazionale, come apprezzato professionista e scopritore di nuovi talenti». Tutto ciò, prosegue la mozione, «senza mai abbandonare l’indissolubile legame con le origini, i concittadini e il dialetto triestino, tanto da prediligere l’appellativo de “el mulo Ferucio” al suo famoso nome d’arte Teddy Reno, ben noto nel mondo per gli innumerevoli successi e i tanti riconoscimenti della sua straordinaria carriera». La mozione è passata all’unanimità in Prima commissione e, nelle ultime settimane, anche in Consiglio.

Figlio dell’ingegnere Giorgio Merk von Merkenstein, di famiglia austroungarica, e della romana Paola Sanguinetti Scerdote, Ferruccio Ricordi debutta nel 1938 in un concorso per dilettanti a Rimini, ma la notorietà arriva nel dopoguerra. L’esordio ufficiale avviene a Radio Trieste, quando la città è amministrata dal governo militare alleato, dove lancia con l’orchestra del maestro Guido Cergoli la canzone “Eterno ritornello” (Te vojo ben). Continuò ad esibirsi per le truppe angloamericane in Europa e nel 1948 approdò alla Rai di Torino, dove prese parte a numerose trasmissioni. Nello stesso anno Teddy Reno fondò la casa discografica CGD, con la quale fino al 1961 incise canzoni che gli valsero la notorietà internazionale. Nei primi anni Cinquanta fu protagonista di popolari trasmissioni radiofoniche, e partecipò con successo al Festival di Sanremo.

Nel 1961 Ferruccio creò il Festival degli sconosciuti di Ariccia, per scoprire nuovi cantanti, ritenuto appunto dagli addetti ai lavori la madre dei talent. La prima edizione del festival fu vinta da una giovanissima cantante torinese, Rita Pavone, che nel 1968 sposerà Teddy Reno a Lugano. Negli anni l’attività di cantante si rallenta, ma non quella discografica. Nel 2014, in occasione dei 70 anni di carriera, Teddy Reno incide un Cd intitolato “Teddy Reno 70 anni”. E quest’anno, per festeggiare i 90 anni, “el mulo Ferucio” si è regalato un nuovo disco, Teddy Reno pezzi da... 90», con i brani più significativi della sua lunga e brillante carriera, rivisitati con nuovi arrangiamenti. (gi.pa.)

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