Il simbolo di Grado in un mosaico
L’opera realizzata dagli allievi dall’Ute è stata esposta nell’ex Giardino Adriatico

GRADO. La splendida illustrazione artistica, quello che è il vero simbolo turistico di Grado conosciuto in tutto il mondo, è stata “trasportata” su un grande mosaico. Un’opera che ieri mattina è stata donata dagli autori, l’Università della Terza Età “Città di Grado”, inaugurata ed esposta nell’ex Giardino Adriatico, quello della fontana grande, che da qualche anno è intitolato Giardini Palatucci.
Ci sono stati in particolare gli interventi del sindaco Dario Raugna, il quale nell’occasione ha annunciato che l’Ute troverà sede dell’ex ufficio della Dogana, dell’assessore alla Cultura Caterina Bellan (presente anche l’assessore Federica Lauto) e del presidente dell’Ute Mauro Scremin.
Il mosaico della donna con il foulard al vento realizzato riproducendo l’immagine ideata da Mario Puppo, il grande illustratore ligure di Chiavari, per la gloriosa Azienda di Soggiorno (parliamo del 1948), è stato realizzato dal corso avanzato di mosaico dello scorso anno accademico dall’Università della Terza Età “Città di Grado”. Gli autori sono Albino Del Degan, Fabiano Fornasin, Silva Gordini, Silve Lugnan, Daniela Micossi, Claudia Pastoricchio, Daniela Paoluzzi, Rosella Piccinin e Giuliano Zaccaria.
L’idea di realizzare l’opera in forma circolare anziché quella classica verticale, è della docente Gabriella Buzzi che così ha inteso richiamare alcuni elementi decorativi. Il mosaico ha un diametro di un metro e ottanta centimetri ed è appoggiato su un supporto in alveolam, inserito in una struttura di rinforzo in acciaio inox con relativo sostegno leggermente inclinato. Tutto è iniziato a metà gennaio con la suddivisione del disegno in sezioni da lavorare separatamente e con il taglio dello smalto veneziano nei molteplici colori, operazione questa che s’è rivelata alquanto laboriosa per la quantità del materiale da tagliare. C’è stata quindi la posa delle tessere nelle singole sezioni per giungere, alla fine di marzo, al completamento dei lavori con il rinforzo dei settori eseguiti da ciascun allievo con uno strato di rete e colla. Ad aprile è poi iniziata la fase di assemblaggio delle parti che sono state posizionate e incollate sul supporto. Alla posa dello sfondo blu si sono dedicati tutti gli allievi, alternandosi in posizioni diverse per mitigare e unire le diverse “calligrafie”. Per il tema che tratta e naturalmente per il valore della stessa opera, il Comune che ha pure coperto le spese per le strutture, ha deciso di ubicarlo in uno dei posti più frequentati dell’Isola, proprio nelle vicinanze della spiaggia.
(an.bo.)
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