Il sindaco di Fogliano sale sul Carroccio

Folgorato sulla via del Carroccio, Antonio Calligaris diventa padano. Venerdì alle 11, nella sede della Lega Nord di viale San Marco, a Monfalcone, il 43enne sindaco di Fogliano Redipuglia piglierà, come già un anno prima era stato per Anna Maria Cisint, la tessera verde. Ma se per l’attuale sindaco panzanino si era trattato di un passo strategico (e per certi versi obbligato), in ogni caso propedeutico a concorrere alla poltrona più ambita della città dei cantieri, per Calligaris, stando alle sue parole, rappresenta invece un passaggio «abbastanza scontato».
Si spiega così la presenza del foglianino a tutte le tappe monfalconesi del segretario federale della Lega nord Matteo Salvini, «l’unico, dei tanti personaggi politici nazionali passati per di qui, a sapere che il mio Comune si compone di tre frazioni: Fogliano, Redipuglia e Polazzo», puntualizza con orgoglio. Insomma, son soddisfazioni.
Un avvicinamento, quello al Carroccio, che guardacaso affonda le radici nel medesimo periodo in cui Cisint sancì l’alleanza con Walter Sepuca & co. E che ora, nell’arco di due mesi, fa salire da zero a due i Comuni a vocazione padana nella Sinistra Isonzo. Dove peraltro il Partito democratico, negli ultimi tempi, ha accusato sonore batoste. Un’avanzata a spron battuto della Padania in terra bisiaca, dunque. E dire che proprio Fogliano Redipuglia era stato anni fa il primo (e all’epoca unico) ente diversamente rosso, “ribelle” rispetto alla cintura politica creatasi sul territorio. In quel frangente, nel 2009, Calligaris era stato corteggiato dal Pdl, ma non aveva voluto, prima dell’elezione, tesserarsi, promettendo (e mantenendo poi la parola) di farlo solo in un secondo momento, a urne ormai schiuse. L’amore azzurro era durato però solo due anni: con l’arrivo di Monti, considerato dal foglianino, «un governo di Vichy, collaborazionista», la liason si era spezzata.
Sei anni di digiuno partitico e ora nuovamente in sella, dietro lo scudo padano. Dove vorrà arrivare Antonio Calligaris? Le regionali sono dietro l’angolo. E non c’è esponente, di destra o sinistra, che non guardi con interesse alla contesa, la più remunerativa, in caso di vittoria. Pur se la “scadenza” del sindaco, giovane e ancora politicamente spendibile, è fissata tra due anni. Il 43enne, dipendente dell’Università di Trieste, sta infatti concludendo il secondo mandato dopo l’elezione avvenuta nel maggio 2014 (1.120 voti e 64,29%) col sostegno della civica Uniti per il Paese (47,14%) e della Lega Nord (10,89%). «Non lo so - replica Calligaris alla domanda -. Non mi pare di averci pensato». «Ignoro cosa mi riserverà il futuro - precisa -, ma quello di venerdì mi sembra già un passo importante». L’ingresso in Lega non verrà siglato a Fogliano, che già ha “regalato” un assessore (Francesca Tubetti) alla giunta Cisint, bensì a Monfalcone. Indizio di una volontà a guardarsi anche oltre i confini d’elezione.
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