Il software Dba Group per i traffici in mare

TREVISO. Gli investimenti sulle modalità di trasporto delle merci sono attuati con un occhio sempre più attento allo sviluppo del progetto cinese della Nuova Via della Seta. «L’onda dello sviluppo cinese è partita, non è possibile fermarla», dice Francesco De Bettin presidente della trevigiana Dba Group e, con i fratelli Raffaele, Stefano e Daniele, co-fondatore della società.

Dba Group da tempo è lungo la Nuova Via della Seta, con la propria bandiera in numerosi gangli portuali del percorso marittimo delle merci Europa-Cina-Europa. È presente, con modalità e servizi diversi, in 36 porti nel mondo. In Italia nei porti di Savona, La Spezia, Piombino, Taranto, Brindisi, Bari, Ortona, Pescara, San Benedetto del Tronto, Ancona, Falconara, Venezia e Trieste. Poi sulla “linea balcanica”, a Koper (Slovenia), Ploce (Croazia), Bar (Montenegro), Baku (Azerbaijan), Aqaba (Giordania) e Dammam (Arabia Saudita). Con “Port-Line”, software a moduli espandibili, Dba fornisce alle attività di shipping semplificazione e accelerazione dei processi e riduzione dell’impatto ambientale, sia in mare che nell’entroterra. Con “Ismael”, software nuovissimo in via di ingegnerizzazione, sviluppa il monitoraggio dell’ambiente in aree portuali e fornisce assistenza per modificare i traffici di mezzi e merci sia in mare che in terraferma.

“Ismael” si nutre di Big Data e Intelligenza artificiale ed ha capacità di predire condizioni ambientali indesiderate basate sull'apprendimento automatico dei dati dal passato. «Il futuro prossimo dello shipping è rappresentato da Internet delle cose (IoT), Intelligenza artificiale (AI) e tecnologia blockchain», dice De Bettin, «che possono interagire e alimentarsi tra loro. L'obiettivo è digitalizzare tutto il processo e percorso». La tecnologia blockchain, entrata da poco nello shipping, può migliorare uno dei maggiori oneri legati allo scambio di documenti cartacei che devono essere compilati e approvati prima che il carico possa entrare o uscire da un porto. Una singola spedizione può richiedere centinaia di pagine che devono essere consegnate fisicamente a dozzine di agenzie, banche, uffici doganali e altre entità. Con la tecnologia blockchain i documenti sono elaborati in pochi minuti, anziché in ore o persino giorni, e possono essere verificati autonomamente da parte di tutti coloro che sono coinvolti nel trasporto di merci. —

Maria Chiara Pellizzari

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