Il team Unesco Giovani rilancia da Trieste il progetto “caschi verdi”

È calato il sipario sul secondo Unesco Italian Youth Forum organizzato per tre giorni a Trieste da Unesco Giovani, la più grande realtà giovanile del mondo Unesco. Un evento dedicato quest’anno al rapporto tra scienza e ambiente.
Quanto mai attuale il tema di quest’anno, centrato attorno alla domanda: «Quanto è importante la ricerca scientifica e tecnologica per salvare il pianeta?». A confrontarsi sull’argomento, assieme ai giovani, il presidente di Unesco Italia Franco Bernabè, il sottosegretario Vincenzo Spadafora, e i numerosi esperti che hanno preso parte ai lavori durante i tre giorni dell’iniziativa. Unesco dedicherà la decade 2021-2030 al grande tema degli oceani, cuore della salvaguardia ambientale.
«Siamo veramente orgogliosi di aver fatto conoscere la città di Trieste e le sue eccellenze - afferma Marina Coricciati, rappresentante della sezione Fvg dell’Associazione italiana giovani per l’Unesco - è stata un’interessante tre giorni di scambi di conoscenza e costruzione di nuove azioni per il futuro, attraverso un ruolo sempre più centrale e cruciale dei giovani del nostro Paese». «Desidero quindi - continua Coricciati - ringraziare tutti i soci Unesco Giovani, e in particolare il gruppo Fvg per il lavoro svolto e l’impegno che è stato messo in campo. Ora che il forum si è concluso iniziamo da subito a pensare a nuove attività, portando avanti le relazioni avviate con tutti gli attori del territorio che hanno contribuito a rendere questo forum così speciale».
Nell’ambito del Forum è stato nominato il nuovo presidente di Unesco Giovani, Antonio Libonati, che succede al fondatore Paolo Petrocelli. «Unesco Giovani ha lanciato, accanto alla grande campagna #UNITE4HERITAGE di Unesco Mondo, quella denominata #UNITE4EARTH - afferma Libonati - perché dai giovani italiani vuole partire un grande messaggio di consapevolezza e di informazione affinché i governi mondiali facciano ciò che devono per salvare la nostra terra e i nostri mari. Ma l'obiettivo dei giovani italiani per l'Unesco – continua il neo-presidente - è quello di rilanciare l'idea italiana dei “caschi verdi, vale a dire una rete di competenze in grado di difendere e sostenere le aree verdi del pianeta. Siamo l'ultima generazione che può fare qualcosa di utile per salvare il pianeta. Non ci tireremo indietro».
Da Trieste il testimone passa ora a Parma, che nel 2020 sarà anche la Capitale italiana della cultura e ospiterà il prossimo Italian Youth Forum dell’associazione. Al termine del forum infatti, tutte le Regioni hanno votato fra Firenze e Parma, le due città proposte dai rispettivi comitati regionali e ha spuntarla è stata la città Ducale, peraltro già insignita nel 2015 dall’Unesco come Città creativa della gastronomia. «Siamo molto contenti e riceviamo con piacere il testimone da Trieste raccogliendo così la fiducia di tutti i Comitati Regionali che hanno deciso di portare nella nostra Regione il prossimo Forum - conclude Federico Ferrari, rappresentante regionale dell’Emilia-Romagna -. Abbiamo un anno di tempo per ripagare questa fiducia, organizzando un evento che possa essere attrattivo per tutto il territorio e portare a conoscere tutte le eccellenze della città ai quasi 400 soci dell'Associazione». —
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © Il Piccolo